Mentre le pressioni per legalizzare l’aborto in Irlanda sono sempre più forti, un uomo ha cominciato da lunedì un sciopero della fame per la tutela della vita nascente.
Tim Jackson, di Donegal, ha manifestato al di fuori del Dáil (la Camera dei Deputati irlandese) con una bandiera bianca e un cartello con un’immagine di un bambino in grembo che diceva “Stop all’uccisione”.
Jackson ha detto che vorrebbe che i legislatori guardassero un video che mostra come un bambino viene ucciso con l’aborto, prima di prendere in considerazione la modifica delle leggi pro vita dell’Irlanda. Ha detto che beve solo acqua e continuerà lo sciopero “finché necessario”. Un Pannella all’incontrario. O, meglio, “al dritto”.
L’ottavo emendamento della costituzione, in Irlanda protegge la vita nascente. Il paese ha anche uno dei tassi di mortalità materna più bassi e la migliore assistenza sanitaria per le donne nel mondo. Tuttavia, la pressione della lobby pro aborto, ben sponsorizzata da Soros, ha ottenuto la istituzione di un comitato governativo speciale per valutare se l’aborto possa essere legalizzato e il ministro della Salute irlandese Simon Harris ha iniziato a redigere una bozza di proposta di legge prima ancora che la commissione abbia pubblicato la sua relazione. L’anno prossimo, inoltre, è stato indetto un referendum per l’abrogazione dell’Ottavo emendamento.
Niamh Ui Bhriain del Life Institute ha detto che hanno migliaia di volontari che stanno andando di porta in porta a parlare con persone dell’aborto.
Ci sono 1,1 milioni di case in Irlanda, ha detto Ui Bhriain a Breitbart all’inizio di quest’anno, e i volontari hanno bussato a quasi 200.000 porte: contano di raggiungere un totale di 800.000 famiglie prima del referendum che dovrebbe tenersi l’anno prossimo.
Oltre che George Soros, anche Chuck Feeney, la Fondazione Bill e Melinda Gates e la Fondazione Ford hanno – di contro – finanziato i gruppi pro-aborto che vorrebbero che l’Irlanda abolisse il diritto alla vita dei suoi figli.
Redazione
Fonte: LifeNews
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