Se l’aborto non è un crimine, che cosa è? Se non è un delitto togliere la vita a un bambino, per quanto piccolissimo, di cosa si tratta?
Nel sistema legale del Regno Unito, basato sulla “common law” e non sulla legge scritta, è ancora in vigore una vecchia legge dei primi del Novecento che punisce l’aborto volontario. E in Irlanda del Nord la fanno rispettare, suscitando ogni volta le ire delle femministe & co.
I giudici, che nel sistema inglese modificano le norme giuridiche, di fatto riscontrano nella pratica continue eccezioni alla legge che vieta l’aborto e in sostanza i medici possono praticare l’aborto fono a 24 settimane, in qualsiasi circostanza e per qualsiasi motivo (anche l’aborto sesso – selettivo è consentito, a quanto pare). Purché ci sia un medico che ne attesta la necessità per la salute della donna.
Ma gli abortisti ne vogliono la depenalizzazione totale. Cioè vogliono anche l’abolizione di quella vecchia legge.
Il fatto che l’aborto rimanga un reato potrebbe riflettere il disagio che prova la società di fronte all’eliminazione fisica di un innocente. Le prove degli effetti negativi sulla salute psichica e fisica delle donne che praticano l’aborto sono sempre più evidenti, e si teme un’inversione di tendenza da parte dei medici e quindi un atteggiamento più severo da parte dei giudici.
Se l’aborto fosse perfettamente legale, inoltre, si potrebbe pubblicizzare più apertamente e sponsorizzare più ampiamente (in modo da non far ridurre il business), e potrebbe essere fornito il “servizio” senza alcuna giustificazione medica (anche se è proprio questa che consente il finanziamento dell’aborto da parte del servizio sanitario pubblico inglese).
Redazione
Fonte: LifeSiteNews