05/06/2024

Amministrative 2024. Intervista a Donatella Isca (FdI), candidata consigliera a Pontedera

Donatella Isca, classe 1969, madre di Eleonora, quasi nonna e moglie di Gennaro, è candidata con Fratelli d’Italia per la carica di consigliere comunale del comune di Pontedera, in provincia di Pisa, a sostegno del candidato a sindaco Matteo Bagnoli. Già responsabile Dipartimento Famiglia Valori Non negoziabili e pari opportunità per un anno, 2019-2020, di FDI provincia Pisa, è anche referente per la Regione Toscana e Umbria di Pro Vita & Famiglia.

 

I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica? 

«Ritengo irrinunciabili i valori condivisi e promossi da Pro Vita e Famiglia, tanto da inserirli nella mia personale presentazione sul volantino da candidata. E’ stato chiaro fin dall’inizio, con il candidato Sindaco che mi ha chiesto di candidarmi che avrei perseguito durante tutta la campagna elettorale un unico obiettivo, raccontare che la famiglia e di conseguenza una corretta visione della persona umana devono tornare al centro dell’azione amministrativa del comune, per contrastare quella deriva valoriale a cui ogni giorno assistiamo a danno fondamentalmente delle persone più fragili a cominciare dal bambino indifeso nel grembo della mamma».

In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?

«Sono referente per la Toscana e l’Umbria da qualche anno dell'Associazione ProVita e Famiglia e in questa veste ho dimostrato con azioni concrete il mio totale sostegno alle battaglie portate avanti dall’associazione. Ho organizzato un paio di eventi in Toscana a Lajatico e in Umbria a Città di Castello molto partecipati e con relatori d’eccezione che hanno avuto un'eco a livello nazionale, il tema era il seguente: Famiglia educazione, Capitalismo e mercificazione, ho organizzato un paio di eventi contro il DDL Zan a Lucca e Marsala in Sicilia dove mi trovavo in vacanza, ho organizzato numerosi banchetti a sostegno delle campagne per esempio contro l’utero in affitto, ho organizzato la presentazione di un evento a Pisa in cui era ospite Jennifer Lahl sul tema della maternità surrogata, sono in poche parole una “ATTIVISTA molto attiva”».

Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Faccio una premessa, condivido ogni singolo punto sottoscritto del manifesto, già ho invitato il candidato Sindaco a sottoscrivere il manifesto dell’Associazione Famiglie numerose con l’obiettivo, in caso di vittoria, di avviare la procedura di adesione al Network Comuni Amici delle Famiglie. La mia ambizione è quella di promuovere il bene della vita fin dal concepimento, quindi per esempio adozione della mozione a sostegno delle maternità difficili, insieme al sostegno della famiglia specialmente quella con figli piccoli a carico, per esempio, con la programmazione di   percorsi a sostegno della genitorialità. L’istituzione della Festa della Famiglia e la Giornata per la vita nascente sarebbe un altro obiettivo».

Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?

«Avviare un processo di promozione della cultura della famiglia, quindi valutare l’impatto di ogni singola decisione adottata dal consiglio comunale sulle singole famiglie.Inaugurare un nuovo corso di politiche culturali non ideologiche come è stato fatto finora sul valore della maternità, sulla complementarità dei sessi maschile e femminile per tentare di ricostruire un'alleanza uomo donna. Bisogna ripartire dai giovani e dalle famiglie. L’azione culturale è fondamentale per tentare di sradicare una visione alterata della persona umana».

Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?

«Ritengo che sia necessario aiutare concretamente le giovani coppie ad uscire di casa per formare famiglia e quindi politiche abitative, politiche di conciliazione famiglia lavoro e politiche di sensibilizzazione sull’importanza fondamentale dell’educazione in famiglia contro il tentativo di indottrinamento ideologico condotto all’interno della scuola in maniera subdola attraverso progetti di inclusione, contro il bullismo o peggio corsi di educazione sessuale». 

 

 

 

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