Giovanni Tarquini, classe 1967, avvocato, è candidato a sindaco del comune di Reggio Emilia, sostenuto dai principali partiti di centrodestra.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Si tratta di valori su cui si fonda la nostra società e sui quali è radicata la cultura cristiana a cui appartengo; valori a cui non intendo in alcun modo rinunciare in nome di prospettive di modernità che mirano a cancellare la dimensione e l’origine divina dell’uomo riconducendo al suo libero arbitrio, dunque al suo semplice desiderio, ogni scelta di vite e di morte».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Ho partecipato a diversi incontri e convegni e ho studiato queste tematiche in una prospettiva soprattutto tecnico-giuridica che va tenuta ancorata ai principi fondamentali della nostra carta costituzionale».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Punto 4, con particolare riferimento alla introduzione del quoziente familiare ai fini fiscali e dunque di partecipazione alla spesa pubblica».
Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?
«Promuovere ogni sforzo da parte anche delle amministrazioni comunali per offrire aiuto alle famiglie, migliorare la condizione delle lavoratrici-madri, incentivare e promuovere la natalità; istituire a tale fine l’assessorato per la Famiglia».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?
«Istituzione di uno sportello informativa per la famiglia, anche in lingua straniera; miglioramento dell’accesso agli asili nido e scuole dell’infanzia con più posti e minori costi delle rette».