Venerdì scorso ha preso il via il primo incontro di un nuovo ciclo di formazione politica rivolto in particolare ai giovani, in cui si pone al centro l’antropologia.
Il ciclo di conferenze è denominato: “Ecce Homo. La sfida dell’umano al transumano”.
Questa è, infatti, la prima iniziativa promossa dal neonato centro studi Minas Tirith e nasce principalmente come luogo di incontro e scambio di idee, ma anche come un importante riferimento culturale per i giovani e non solo, che possono vedere in questa nuova realtà un momento importante di formazione.
«Il principale obiettivo», spiega Federico Iadicicco, tra i fondatori di Minas Tirith, «è la preparazione di una nuova classe dirigente. Credo, infatti, che il principale problema dell’Italia sia la scarsa preparazione culturale di chi si impegna nella polis; vi è quindi la necessità di portare avanti una formazione culturale dei dirigenti politici e, in alcuni casi, dare spazio a chi invece è adeguatamente preparato».
Questo nuovo ciclo di incontri segue la serie di approfondimenti svolta lo scorso anno insieme Mario Polia, professore di antropologia, con il quale si è parlato della sfida dell’antropologia culturale di preservare una memoria storica con l’obiettivo di cercare di difendere i valori tradizionali da una visione nichilista.
Questa nuova iniziativa, partita la settimana scorsa con due ospiti di rilievo come Gianluca Marletta ed Enzo Pennetta ed una sala strapiena, vedrà la collaborazione di numerose personalità tra giornalisti e docenti universitari. Tra coloro che già hanno dato la loro adesione, ad esempio, vi sono Gian Micalessin, che terrà una conferenza sul martirio dei cristiani in Oriente, Paolo Gulisano e Andrea Monda che parleranno dell’antropologia in Lewis e Tolkien.
Un progetto ambizioso quello del centro studi Minas Tirith, che non si fermerà al ciclo di formazione. In programma per i prossimi mesi, infatti, non c’è solo la produzione di quaderni monotematici contenenti i corollari dei vari incontri, ma anche la volontà di dare inizio ad una scuola della durata di tre giorni, dove saranno allestiti dei laboratori, ci saranno dibattiti e saranno affidati dei temi da svolgere e approfondire. La volontà è di aprire questa scuola-laboratorio in due periodi dell’anno, una in estate e una in inverno. Verranno, infine, anche formati dei gruppi di lavoro, che si occuperanno di sviluppare nuove tematiche.
Non possiamo che fare un grande in bocca al lupo a questo coraggioso progetto formativo, nella speranza che produca protagonisti di rilievo nel panorama futuro della politica italiana.
Chi volesse partecipare all’attività dell’associazione può scrivere a [email protected].
Andrea Saponaro