Ricomincia l’anno sociale con un altro numero della nostra imperdibile Rivista dedicato alle donne.
Dicono che siamo in una società maschilista, ma non si rendono conto che è l’effimero mito di una falsa libertà e della “autodeterminazione” della donna che davvero calpesta la dignità del gentil sesso (si può ancora dire?).
Già all’inizio del Novecento hanno detto alle donne che si sarebbero “liberate” fumando le sigarette (torches of freedom!), poi con il divorzio, la contraccezione e l’aborto hanno garantito loro "sesso libero" (molto comodo per i maschi, certamente...). E le conseguenze sulla salute psicofisica le subiscono le donne, sulla propria persona.
Oggi, sempre sulla scia del “sesso libero”, stanno tentando di sdoganare la prostituzione che andrebbe legalizzata “nell’interesse delle donne e dell'autodeterminazione di chi si prostituisce” (stesso ragionamento per l’utero in affitto, per la fecondazione artificiale…).
Ebbene: leggete cosa accade nei Paesi che hanno legalizzato.
Eppure c’è chi - dall’alto degli enti sovranazionali annessi a Onu, Oms e compagnia brutta - vuole che la prostituzione sia considerata un lavoro come un altro.
Apriamo gli occhi. Combattiamo queste ideologie malsane, innanzitutto non adeguandoci all'uso della neolingua. E riflettiamo bene su come agisce la propaganda (c'è un bellissimo articolo sul saggio di Ellul).
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Buona lettura!
P.S.: Lo sapevate che Hitler era uno dei Verdi? Chi sa se Bonelli lo sa…
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