Si scaldano in motori in vista delle elezioni comunali a Modugno (Ba) previste per il 20 e il 21 settembre. Sul territorio la Lega ha scelto di schierare anche candidati, da sempre attivisti pro life, come Massimo Macina, giovane laureto, attivo sul territorio dal 2018, attraverso il blog “Modugno Meridiana”, uno dei pochi spazi che ha avuto il coraggio di dare voce alle iniziative “politicamente scorrette” che si svolgono su Bari e provincia, come le varie manifestazioni organizzate dalle associazioni familiari, in difesa della libertà educativa o del diritto alla vita.
Quali sono le ragioni della Sua candidatura?
«Il nostro paese ha bisogno di riscatto, cambiamento e innovazione. E’ difficile raggiungere questi nobili obiettivi con improvvisazione e incompetenza. La mia candidatura sfida interessi e campanilismo. Attraverso il blog d’opinione “Modugno Meridiana” dal primo settembre 2018 con centosettantasette video e duecentosettantasei articoli ho dato voce ai cittadini abbattendo il muro del silenzio su tante malefatte».
Che giudizio ha sull’attuale amministrazione, che voto le darebbe e perché?
«Come cittadino non sono soddisfatto di come è stata amministrata la città. Credo fermamente che si poteva fare di più e di meglio. I servizi girati con “Modugno Meridiana” esprimono tutte le perplessità degli intervistati»
Si è parlato e lottato in questi anni, con le associazioni familiari, per impedire l’approvazione della legge regionale contro l’omotransfobia in Puglia. Ora incombe un pericolo più grande, rappresentato, a livello nazionale, dal ddl Zan. Cosa ne pensa a riguardo?
«Condanno ogni tipo di discriminazione perché costituisce una violazione della dignità umana. Nel nostro ordinamento giuridico sono già presenti norme volte a prevenire e reprimere comportamenti violenti e persecutori. Non vi è un vuoto normativo, per tanto non è necessario introdurre nuove disposizioni giuridiche. Questa proposta di legge rischia seriamente di aprire a derive liberticide volte a punire violentemente la libera espressione e la legittima opinione introducendo di fatto il reato d’opinione, in merito a questo la storia ha molto da insegnarci. E’ opportuno ricordare che la nostra costituzione tutela la libertà di pensiero (art. 21) e la libertà religiosa (art. 19). Risulta ancora poco chiaro in cosa consisterebbe la discriminazione: affermare che la famiglia naturale è composta da una madre e un padre diventerebbe discriminatorio? Impedire ad un uomo che si sente donna di accedere agli spogliatoi femminili sarebbe considerato omofobia? E’ necessario applicare le norme già in vigore e promuovere l’impegno educativo volto alla prevenzione. La strada corretto è quella del dialogo e dell’accoglienza».
In che modo propone di cambiare lo stato attuale delle cose?
«Abbiamo predisposto un programma elettorale sulle cose da fare, scritto in modo semplice. Ci sono tutte le soluzioni che proponiamo. Soluzioni immediate, possibili a realizzarsi senza perdere tempo. Inoltre il mio impegno sociale e politico è concentrato sul tema famiglia. In piedi, a testa alta per riaffermare la centralità della famiglia colonna portante della società, oggi, sempre più, derisa e attaccata da “strane” ideologie che mirano alla sua distruzione. E’ necessario dare incentivi economici alle famiglie in difficoltà e incentivare la maternità. Creare lavoro con iniziative pratiche ed innovative. Ordine e sicurezza per i cittadini».