Strano ma vero. Ogni tanto anche le amministrazioni più radicali e progressiste rinsaviscono su alcuni temi o aspetti. E’ quanto successo a Bologna che, lo sappiamo - ahinoi - è da sempre in prima lei per promuovere istanze lgbt, gender o spesso anche a favore dell’aborto, ma che questa volta ha deliberato l'adesione al network dei Comuni amici della famiglia, come fa sapere il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale Matteo Di Benedetto, «sposando - ci tiene a sottolineare - la linea a favore delle famiglie della Lega su questa proposta, che portiamo avanti da anni».
Ma veniamo ai dettagli di questa - seppur cattedrale nel deserto - buona notizia che arriva da Bologna. Già nel maggio del 2022, infatti, la Lega ha presentato la sua proposta di adesione alla rete dei comuni amici della famiglia. La proposta è la P.G. N.: 321054/2022, nel 2023, N. O.d.G.: 125/2023. E’ stata discussa l'1 luglio dello stesso anno e in quell’occasione la maggioranza di sinistra, capendone la bontà, ha, come racconta sempre Di Benedetto «copiato il mio ordine del giorno, presentandolo sempre nello stesso giorno e durante la stessa commissione, in data 1 Luglio 2022, come risultante dagli atti (l’odg. P.G. N.: 417479/2022) pur sostituendo la parola famiglia con "famiglie", ma mantenendo intatta la sostanza, cioè l'adesione al network, così da poter rivendicare almeno parte del merito politico della proposta, nonostante il ritardo».
Dopo oltre un anno, e dunque qualche giorno fa, il data 5 dicembre 2023 la Giunta del Comune ha deliberato l'adesione al network, con l'atto PG (Nr. / Anno) 810694/2023, DGPRO/332/2023 (leggi qui l’atto). «Da due anni portiamo avanti diverse proposte in favore della famiglia, come l'adozione del fattore famiglia nel calcolo dei tributi locali e l'assegno di gravidanza - ha spiegato sempre Matteo Di Benedetto - e tra queste, una di quelle che abbiamo ritenuto come dirimenti da un punto di vista culturale, oltre che in chiave amministrativa, è l'adesione al network dei comuni amici della famiglia».
Un percorso, dunque, durato oltre due anni «perché è dalla fine del 2021 che portiamo avanti questa proposta. La sinistra all'inizio ci ha osteggiato, poi ha sposato la nostra linea e ora il Comune di Bologna ha deciso di aderire a questa rete. E' un segnale positivo, una misura che può portare beneficio alle famiglie se il Comune proseguirà in questo percorso. La famiglia deve tornare al centro dell'agenda politica della città e dell'Italia. L'adesione al Network è un passo significativo in questa direzione». Sperando, ovviamente, che il Comunque di Bologna non ci riservi brutte sorprese o brutte strumentalizzazioni. Come Pro Vita & Famiglia diamo atto di questa buona notizia - nonostante la situazione della parole “famiglia” con “famiglie” - e vigileremo, come sempre.