18/12/2012

Cina: bambini in catene colpevoli di essere disabili

Orfanotrofio lager scoperto grazie al Web e ai Netizen

Anche nella Cina dell’informazione controllata e della censura, il web riesce a fare luce sulle violazioni dei diritti umani. La condivisione delle foto ha portato alla scoperta di un orfanotrofio dove i bambini disabili venivano tenuti in catene.
Le foto condivise sul social network Weibo (il Twitter cinese) hanno dato via alle indagini da parte delle autorità competenti. Nell’istituto situato nella contea Cangnan, sono stati trovati 21 bambini di cui 19 disabili e 4 donne anziane. Immediatamente sospeso il direttore.

Grazie a questa segnalazione le autorità della contea hanno esteso i controlli su tutti gli istituti. Il servizio di microblogging Weibo (300 milioni di utenti) pur essendo controllato, risulta essere un’ottimo strumento popolare che spesso riesce a dar voce a fatti e situazioni importanti.

Nel mese di giugno, ad esempio, la condivisione di una foto che ritraeva una donna sdraiata accanto al suo feto di 7 mesi, ha suscitato così tanto clamore sul web da far intervenire le autorità contro le persone che l’avevano costretta ad abortire.

Fonte: Nessun Dorma

Blu Dental

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.