Uno studio scozzese ha rilevato che le donne che fanno uso di contraccezione a lungo termine, come la spirale o Depo-Provera, fanno ricorso all’aborto, in seguito, con un’incidenza quasi doppia rispetto a chi non usa tali mezzi anticoncezionali.
Insomma come sistema di prevenzione dell’aborto, la contraccezione a lungo termine non serve a molto. Ne avevamo già parlato qua.
I ricercatori della Università di Aberdeen in Scozia hanno utilizzato i dati del Servizio Sanitario Nazionale per lo studio di 13.621 donne, della regione scozzese di Grampian, che hanno chiesto di abortire tra il 1997 e il 2003. Più del 23 per cento di tali donne ha abortito in seguito almeno un’altra volta.
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Family Planning and Reproductive Health Care.
Jim Sedlak, vice presidente di American Life League (ALL) , ha detto, in un’intervista a LifeSiteNews, che tali risultati sono abbastanza scontati: ogni anno, è lo stesso Guttmacher Institute che rileva che oltre il 50 per cento di tutti gli aborti sono chiesti da donne che avevano usato, fino a poco tempo prima, i suddetti metodi anticoncezionali.
Senza contare che sia la spirale che il Depo-Provera possono avere effetto antinidatorio, perciò possono essere abortivi per se stessi.
La cosa dovrebbe essere presa in considerazione soprattutto da tutti quegli “scienziati” che – specialmente in America, con la Planned Parenthood in prima linea – continuano a fare una propaganda martellante a questi tipi di contraccettivi (nonostante i gravi effetti collaterali che essi stessi non hanno l’ardire di negare) adducendo che sono il mezzo più efficace di prevenzione dell’aborto, soprattutto tra le giovanissime.
Ma ovviamente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E lorsignori continuano a far propaganda all’aborto per prevenire l’aborto!...
E’ logico: i materiali propagandati dalla cultura della morte non sono mai privi di controindicazioni. E coloro che li propagandano incorrono in grosse contraddizioni.
Redazione
Fonte : LifeSiteNews