LifeSite News ci ha portato a conoscenza dell’hashtah #MyPillStory, usato dalle donne che vogliono condividere sul web le storie di orrore e dolore legate agli effetti collaterali della contraccezione, dai quali nessuno – di tanti che si proclamano difensori della salute delle donne – le aveva mai messe in guardia.
Sono decenni che la propaganda della contraccezione in pillole fa risuonare le sue sirene: dai tempi di Pincus, si dice che che la pillola è il primo passo verso la liberazione della donna.
Già sono ci sono state diverse femministe (pro contraccezione e abortiste, magari) che hanno denunciato l’inganno perpetrato ai danni delle donne – e a favore dei profitti delle case farmaceutiche – che la cultura della contraccezione orale ha causato nell’ultimo mezzo secolo.
Abbiamo parlato del libro di Holly Grigg-Spall, abbondantemente silenziato e censurato dal potere mediatico del mainstream politicamente corretto. Abbiamo più volte pubblicato articoli scientifici che denunciano i pericoli cui la contraccezione – anche “leggera” – espone la salute femminile.
#MyPillStory , invece, mette a nudo sul web – finalmente – gli effetti collaterali e le controindicazioni della pillola per bocca delle testimonianze dirette delle donne che ne hanno fatto uso.
Qualcuno ha cominciato alla fine di marzo a postare la sua storia. Da allora è stato un incessante susseguirsi di esperienze analoghe.
La giornalista britannica, Holly Brockwell, ha twittato la sua frustrazione: la pillola le ha causato vertigini, vomito, problemi della pelle, sanguinamento e dolore. La donna chiedeva al servizio sanitario nazionale la sterilizzazione, quindi non era certo indotta da questioni morali a denunciare i malanni che le causava la contraccezione orale. Sentiva anche uno strano dolore a una gamba e temeva che la pillola le avesse procurato un coagulo di sangue pericoloso.
“Non posso prendere la pillola perché mi dà l’emicrania, sbalzi d’umore e aumento di peso,” ha scritto Kate Bevan. E un’altra testimonianza:” Con la pillola, non solo sentivo il mio corpo “estraneo”, ma poi ho iniziato a vomitare ogni ora...”
Gli effetti collaterali dei contraccettivi orali, del resto, sono ben documentati: il rischio di coaguli di sangue , perdita di capelli , maggiore possibilità di malattia di Crohn e il restringimento del cervello, il cancro al seno , l’indurimento delle arterie , aumento del rischio di glaucoma e cancro del collo dell’utero ...
E infatti nei messaggi di #MyPillStory si legge chi accusa mal di testa, sbalzi d’umore gravi, nausea, vomito e problemi autoimmuni. Non mancano i problemi psicologici: depressione, apatia, dissociazione, letargia, rifiuto di provare cose nuove... Qualcuna ha anche scritto che è stata presa da istinti suicidi, per giorni e giorni. Un’altra donna scrive: ” Ho preso la pillola per un anno prima di rendermi conto di quello che mi stava facendo: stavo cominciando ad odiare la mia femminilità.”
“Ha preso la pillola a 18 anni. Piangevo tutti i giorni. Ero ansiosa, non avevo più libido... è tutto passato appena ho smesso”, scrive un’altra donna. E un’altra:”Mi ha fatto perdere la testa. Non ero più io. Avevo idee suicide e avevo tanta paura. “
Fermiamoci qui. Fermiamoci alle conseguenze psico fisiche della contraccezione orale. Ci sarebbe da dire anche molto sul fatto che il separare l’atto sessuale dalla procreazione abbia favorito la strumentalizzazione della donna, ridotta più facilmente a oggetto di piacere (senza la “seccatura”, per l’uomo, che poi magari “gli resta incinta”...).
Ma questo è un altro di quei temi tabù, che davvero nessuno vuol sentir trattare.
Francesca Romana Poleggi