Alle donne, dal ginecologo, soprattutto nelle strutture pubbliche e nei consultori, spesso è consigliata in modo insistente – anche se non richiesta – la contraccezione.
E se una osasse dire che non la vuole perché è contraria alla contraccezione in sé, la guardano come una matta e poi le spiegano che la pillola è la soluzione a ogni problema: irregolarità del ciclo, mal di testa, stanchezza, dolore al seno, squilibri ormonali, da giovane o da vecchia, a ridosso del menarca o in prossimità della menopausa.
Insomma, la pillola è consigliata, anche a prescindere dalla contraccezione, per risolvere una infinità di mali.
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Degli effetti collaterali, di solito, non parla mai nessuno.
Anche se qualche volta, qualche ragazza muore (vedere la foto).
Per le ragazzine, poi, la pillola è sempre stata predicata come un ottimo aiuto contro l’acne, uno degli incubi delle adolescenti, a volte in grado davvero di rovinare la vita (e la faccia) delle persone.
Anche questo, però, pare non sia affatto vero.
Uno studio condotto su 2.147 partecipanti rileva che i contraccettivi reversibili ormonali (LARCs), come la spirale e quelli a rilascio prolungato (Depo Provera), hanno peggiorato l’acne. Stessa cosa vale per alcuni contraccettivi orali (pillole come Levora, Previfem, e Seasonale) che spesso creano danni alla carnagione delle donne che li usano.
Il dottor David Lörtscher, autore principale dello studio pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology, una rivista peer-reviewed, ha detto che alcuni contraccettivi non solo la peggiorano, ma possono addirittura causare l’acne.
Ci sono più di 150 marche di pillole anticoncezionali, e ognuna di esse ha gravi effetti collaterali, dall’aumento del rischio di coaguli di sangue, a questioni epatiche, attacchi di cuore, mal di testa a, ironia della sorte, perdita del desiderio sessuale, e – a livello dermatologico – l’acne, prurito, eruzioni cutanee e perdita di capelli (alopecia).
Senza contare che secondo uno studio dell’Università di Oxford del 2007 pubblicato su The Lancet , le donne che praticano la contraccezione con la pillola raddoppiano il rischio di cancro del collo dell’utero e aumentano la possibilità di cancro al seno da 10 a 30 volte.
Effetti che possono manifestarsi nell’arco di 10 anni, dopo che la donna smette ricorrere alla contraccezione orale.
Perché si continua a prescrivere la pillola invece di usare farmaci come tretinoina, clindamicina, doxiciclina, eritromicina, tetraciclina, realizzati appositamente allo scopo di alleviare i sintomi dell’acne?
Redazione
Fonte: Lifesitenews.com
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