07/12/2020 di Manuela Antonacci

Crotone in prima linea contro il ddl Zan. Approvata una delibera in Consiglio Comunale

Lo scorso novembre aveva suscitato un polverone, all’interno del consiglio comunale di Crotone, la proposta della consigliera della Lega Maria Luisa Cavallo che, a pochi giorni dall’approvazione del ddl Zan alla Camera, aveva manifestato a chiare lettere la sua intenzione di deporre una mozione, in accordo con il Coordinatore Provinciale della Lega di Crotone, Giancarlo Cerrelli e con il Cons. Capogruppo di Forza Italia Antonio Manica, affinché tale mozione, qualora approvata dal Consiglio comunale, potesse impegnare la Giunta a manifestare in Senato, il proprio dissenso in merito all’ approvazione di tale proposta di legge.

Come aveva dichiarato Cavallo “Tale disegno di legge, denominato Zan dal nome del relatore è stato già approvato il 4 novembre alla Camera dei Deputati, in un silenzio assordante dei mezzi di comunicazione ed è già stato trasmesso al Senato della Repubblica per l’approvazione definitiva. La pericolosità di tale disegno di legge sta nel fatto che una volta approvato, limiterà la nostra libertà di espressione, di parola, di opinione, di associazione, di stampa, di educazione, di insegnamento e religiosa. Sarà comminato il carcere fino a sei anni di reclusione a coloro i quali non dovessero conformarsi al pensiero unico politicamente corretto sui temi della famiglia, della sessualità e della persona. Dopo la libertà di movimento, vogliono toglierci anche la libertà di parola”.

Un obiettivo quello del consigliere Cavallo, che è stato inaspettatamente raggiunto: infatti, nonostante parliamo di una proposta avanzata dalla minoranza politica, all’interno della giunta comunale, la mozione è passata. Non potevano mancare gli strali di alcuni esponenti del centrosinistra, come il consigliere  Dalila Venneri che sul suo profilo Facebook ha preso indignata le distanze da quanto accaduto, denunciando come il consiglio comunale di Crotone, a parer suo, difenda “chi odia le donne, i gay e i disabili”. Si può pensarla come si vuole, ma una cosa è certa: se quasi un’intera giunta ha deciso di votare a favore di una mozione proposta da quello che rappresenta lo schieramento di opposizione, evidentemente, piaccia o no, il problema della libertà di opinione è sentito veramente come tale e se è sentito veramente come tale è perché in coscienza si è ben consapevoli che con il ddl Zan, verrà seriamente messo in pericolo.

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.