«I numeri. America, il triste record dei suicidi: Mai così tanti morti nella storia»: così Avvenire lo scorso mese.
«Il numero assoluto, pari a 49.500 nel 2022, non ha precedenti. Anche per i giovanissimi è il dato più elevato degli ultimi 15 anni»: «Il cui tasso di mortalità di bambini e adolescenti è cresciuto del 10,7%», anche per colpa degli stupefacenti - lo riconoscono, "gli esperti", per fortuna.
Perché secondo loro, "esperti", la responsabilità del fenomeno sta nella scarsità di accesso a psicologi e psichiatri e facilità di procurarsi le armi.
Ma anche questi "esperti", come abbiamo già detto in varie occasioni, non vedono l'elefante nella stanza: una società malata, priva di valori, che promuove "tutto e subito", dove si può essere ciò che si vuole, a prescindere dal dato naturale e dalla realtà.
Senza riferimenti, senza più il valore della sacralità di ogni vita umana, con la famiglia disgregata e squalificata, come si possono affrontare le difficoltà della vita?
E quanti tra i suicidi (per non parlare di tentati suicidi) sono commessi da giovani disillusi, frustrati e disperati per un "cambiamento di sesso" che prometteva la felicità e invece non ha cancellato il dolore nella psiche e vi ha aggiunto quello nel fisico?
Non si risolve la questione celebrando la Giornata mondiale della prevenzione del suicidio...
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