Sui gravi effetti collaterali dell’aborto per la salute delle donne è calata da quarant’anni una fitta coltre di silenzio omertoso.
Ogni tanto, però, timidamente, qualche notizia riesce a trapelare.
All’ospedale di Belcolle, a Viterbo, nel 2011, dopo un aborto volontario una donna «uscita dalla sala operatoria, ha però scoperto che la sua vita non sarebbe più stata quella di una volta e ha denunciato l’azienda sanitaria. Nel corso del giudizio, una consulenza tecnica “ha concluso riconoscendo che il quadro patologico lamentato è da porre in rapporto di casualità diretta con l’intervento effettuato”. Ed è così che ora la Asl risarcirà la vittima di malasanità con un bonifico della somma di 92mila totali, comprese le spese legali».
Il Messaggero, dal quale abbiamo appreso la notizia, non riporta altri dettagli e non spiega neanche quali siano «i danni permanenti, i quali hanno pesantemente condizionato la vita» della malcapitata.
Tutto qui: la notizia non è stata ripresa da nessuno. La salute delle donne, in casi come questo, non interessa.
Anche per questo abbiamo lanciato la petizione al prossimo Ministro della salute, affinché le donne vengano informate in modo veritiero, corretto e completo sui rischi fisici e psichici che corrono quando chiedono l’aborto.
Parliamo di un problema reale e attuale la cui gravità si evince anche dalla Relazione ministeriale sulla 194: illustra solo i dati relativi a conseguenze immediate dell’aborto. E ce ne sono molte a lungo termine che vengono totalmente ignorate.
Le informazioni fornite sono vaghe: è inquietante soprattutto la quarta colonna: c’è “altro” oltre a emorragie e infezioni? Che altro? Perforazioni dell’utero?... La morte?
Bisogna inoltre sottolineare che questi dati sono parziali, perché non tutte le Regioni sono attrezzate per fornire dati precisi sulla questione. Anche all’estero molti lamentano che le complicazioni post-aborto vengono spesso registrate negli ospedali e nei pronto soccorsi sotto altra voce.
Qualsiasi persona che abbia davvero a cuore la salute delle donne dovrebbe ad alta voce pretendere chiarimenti: solo se un problema si delinea bene nei suoi contorni si può affrontare, prevenire, risolvere.
Ma la salute delle donne interessa davvero a qualcuno?
Francesca Romana Poleggi
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto