Flat tax familiare, alleanza scuola-famiglia, cure palliative, tolleranza zero sulle droghe. Sono alcuni dei punti del programma della Lega in vista delle elezioni di domenica prossima 25 settembre, menzionati dalla senatrice Valeria Alessandrini, in un’intervista a Pro Vita & Famiglia. La Alessandrini si ricandida alle politiche, stavolta come capolista alla Camera, nel collegio plurinominale Umbria P01.
L’Italia versa da decenni in una grave crisi demografica. Cosa non ha funzionato nelle politiche familiari finora adottate e come interverrete nella prossima legislatura?
«La famiglia rappresenta l’istituzione cardine della società e come tale va tutelata e difesa. Nel nostro programma di Governo, la famiglia riveste un’importanza primaria ed è al centro di politiche in grado di accompagnarla, tutelarla dagli attacchi ideologici e creare le condizioni perché questa possa svolgere le sue funzioni fondamentali per il benessere della società. La crisi demografica va combattuta con interventi strutturali mirati a potenziare le misure a favore della maternità e della sinergia tra lavoro e vita familiare. La formazione di nuove famiglie va incentivata, sostenuta e promossa, dobbiamo supportare le famiglie numerose sostenendole in termini di welfare. Anche il sostegno fiscale è di fondamentale importanza: la flat tax familiare con no-tax area commisurata al numero dei figli è sicuramente un’importante misura da adoperare, così com’è necessaria l’adozione di incentivi per tutte le famiglie, in particolare le giovani coppie, le madri e le famiglie che assistono un anziano o un disabile».
L’aborto è un tema tornato al centro dell’attenzione mediatica: cosa c’è di vero o di falso in quello che affermano i vostri avversari?
«Ne sono state dette tante di bugie da parte della sinistra per scopi elettorali. Molte cose sono state strumentalizzate e smentite dall’azienda ospedaliera. Su certe tematiche la sinistra non dovrebbe scherzare, ci sono in ballo concetti come la vita e la morte. Non abbiamo intenzione di vietare l’aborto e riformulare la legge 194 non è una nostra priorità, semmai va implementata aiutando i centri per la vita, ma l’ultima parola spetta sempre e comunque alla donna».
Quali saranno le vostre politiche sul fronte del fine vita, assistenza agli anziani, malati e disabili?
«La nostra convinzione è quella di dire “no” alla legalizzazione della morte volontaria medicalmente assistita e di promuovere una cultura per la vita. Ci poniamo l’obiettivo di aumentare l’offerta per le cure palliative, promuovere e implementare i fondi sulla ricerca delle stesse. Nessuno deve restare indietro, la nostra attenzione è rivolta ai soggetti più fragili, ai disabili, agli anziani. È grazie alla Lega se è stato istituito un Ministero della Disabilità, grazie al quale abbiamo aumentato l’assegno unico e incrementato il fondo per il sostegno ai disabili. Riteniamo fondamentale, inoltre, potenziare l’assistenza ai malati e, in generale, il comparto della sanità dal punto di vista dell’efficienza dei servizi, della tempestività e qualità dell’erogazione delle cure e nella presa in carico dei singoli cittadini fin dal momento in cui si rivolgono alle strutture socio-sanitarie. Universalità (prestazioni sanitarie per tutti), uguaglianza (accesso alle prestazioni senza distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche) ed equità (parità di accesso alle prestazioni e ai servizi in rapporto a uguali bisogni di salute) sono i punti cardine del Servizio Sanitario Nazione da tutelare».
L’ideologia gender e i suoi frutti avvelenati (come l’utero in affitto) sembrano avanzare indisturbati in tutto il mondo. In Italia ancora incontrano qualche resistenza: cosa avete fatto e cosa farete a riguardo?
«Ci siamo sempre battuti e sempre ci batteremo per impedire all’ideologia gender di entrare in più settori della società, in particolare nelle scuole. Io personalmente ho avuto modo di contrastare alcune iniziative in tal senso, ricevendo molte accuse e polemiche, ma senza mai recedere dalle mie posizioni. La famiglia, quella composta da una mamma e un papà e non da un “genitore 1” e un “genitore 2”, va tutelata con politiche valoriali che ribadiscano il suo ruolo primario nella società. Non lasceremo mai spazio a imposizioni ideologiche come l’indottrinamento gender sui minori e il cambiamento di sesso. In tal senso l’alleanza scuola-famiglia risulta essenziale: i genitori devono essere pienamente coinvolti nel percorso educativo dei loro figli. Intendiamo, infine, condannare pratiche come la maternità surrogata, proseguendo nel percorso tracciato da Matteo Salvini con la presentazione di un disegno di legge».
Altro punto fondamentale: la protezione dei minori da droga, pedopornografia e contenuti sconvenienti online. Cosa rischiano i nostri ragazzi e come prevenire il disagio?
«Al contrario di alcuni partiti che vogliono liberalizzare l’uso delle sostanze stupefacenti, la Lega sarà contraria a qualunque politica di depenalizzazione, liberalizzazione o legalizzazione delle droghe. Non esistono “droghe pesanti” o “droghe leggere”, esiste soltanto la droga e come tale va contrastata. I giovani vanno protetti, vanno organizzate campagne di sensibilizzazione verso i minori e i loro genitori sui pericoli della “cultura della droga”. Sarà fondamentale dare concretezza al progetto di legge della Lega denominato Tolleranza zero contro lo spaccio. La tutela dei minori deve essere estesa anche online sul modello del “porn-block” inglese. Bisogna avviare inoltre delle campagne di sensibilizzazione sui pericoli dell’uso di materiali pornografici e della sovraesposizione dei minori sui social».