Annalisa Arletti, classe ’86, impiegata, è candidata alla carica di consigliere regionale in Emilia-Romagna per Fratelli d’Italia (circoscrizione Modena). Consigliere comunale a Carpi, è stata candidata Sindaco sempre di Carpialle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno 2024
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Ho deciso di sottoscrivere il manifesto perché il nostro tempo necessita di ripartire dal valore della persona. In un mondo in cui preservare le nutrie è divenuto più importante di crescere i nostri figli noi dobbiamo riaffermare con forza che la difesa della vita viene prima di ogni altra cosa».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Sono stata l’unica in Consiglio Comunale a depositare atti per parlare di sostegno alle famiglie, alla natalità. Ho inserito nel programma della mia campagna elettorale da Sindaco a Carpi punti importanti e prioritari a sostegno delle famiglie come bonus bebè comunali e sostegno alle giovani madri».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Il punto “Sostenere e rafforzare la famiglia” e lo si può fare in regione in 3 modi: garantendo la gratuità degli asili nido ma sostenendo anche i nidi privati per abbattere le liste d’attesa, incentivando a livello fiscale le imprese che vengono incontro con politiche “family friendly” alle esigenze delle mamme e dei papà e studiare un piano casa che aiuti le giovani coppie a trovarsi una casa, considerando che l’emergenza abitativa è un tema fondamentale soprattutto per le nuove famiglie».
Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?
«Serve intervenire a livello culturale: serve formazione, incontri, eventi che parlino del valore della vita, del contrasto alle follie gender nelle scuole. Non serve solo la denuncia bisogna diventare un movimento culturale vero e proprio».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?
«Rimettere al centro la persona è lo slogan di campagna elettorale del nostro candidato Presidente Elena Ugolini. Questa filosofia permea tutti gli ambiti delle prossime sfide, affinché non sia la solita visione materialista e progressista ad affermarsi, ma si riparta dai bisogni reali delle persone. Sicuramente sulla sanità questo avrà un peso importante affinché il modello emiliano romagnolo venga riformato con l’effettiva “presa in carico” del paziente».