Giovanni Bertoldi, classe 1965, Odontoiatra, è candidato alla carica di consigliere regionale in Emilia-Romagna per la Lega (con “Il Popolo della Famiglia”). Precedentemente membro della Commissione Centrale del Ministero della Salute e della Commissione Europea degli Ordini dei Medici. Ora Capogruppo Lega nel Consiglio Comunale di Modena
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Non ho avuto nessuna difficoltà nella sottoscrizione perché si tratta di temi, valori e principi che fanno parte della mia condotta di vita».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Nella mia vita professionale ho dedicato molto tempo nel volontariato sanitario nei paesi poveri e nella mia vita ordinistica e politica ho cercato la coerenza ai miei principi etici personali e religiosi».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Trovo molto difficile fare una scelta, ma come sanitario trovo la difesa della vita una priorità».
Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?
«Costruire delle trasversalità in Consiglio Regionale per assicurare un supporto politico sufficiente a concretizzare le giuste politiche, avendo sempre come obiettivo il bene comune».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?
«Risanare la sanità pubblica regionale che vive una vera e propria crisi di identità e un dissesto economico senza precedenti, mettere in sicurezza il territorio dal punto di vista idrogeologico, conciliare sviluppo delle infrastrutture e sviluppo industriale col rispetto dell’ambiente».