Giovanni Gidari, 40 anni, è sposato e padre di due bambini. E’ candidato al Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna nella lista di Forza Italia (circoscrizione di Modena). Vive a Castelfranco Emilia (MO) e dal 2008 è alla guida della sua azienda, specializzata nella manutenzione di parchi e giardini. Il suo impegno politico nasce fin da giovane: a 17 anni era già militante di partito e, nelle elezioni del 2009, è stato eletto al Comune a Castelfranco Emilia, dove ha ricoperto il ruolo di Capogruppo del PDL – Popolo della Libertà. Nel 2012 ha assunto la responsabilità provinciale per le politiche sociali del PDL- Popolo della Libertà, un’esperienza che gli ha permesso di entrare in contatto con le esigenze e le difficoltà quotidiane di molti concittadini, e di lavorare per fornire loro un concreto supporto.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Ho scelto di sottoscrivere il Manifesto di Pro Vita & Famiglia perché credo fermamente nella difesa della vita e nella tutela della famiglia come pilastri fondamentali della nostra società. Viviamo in un momento in cui i valori tradizionali vengono spesso messi in discussione, e può risultare “politicamente scorretto” parlare apertamente di questi temi. Tuttavia, ritengo che la politica debba essere anche un luogo di coerenza e verità. Nella mia esperienza politica, sia come esponente di Forza Italia che come cittadino, ho sempre cercato di portare avanti questi valori, non come slogan, ma come parte integrante delle mie decisioni e del mio impegno quotidiano. Sottoscrivere il Manifesto significa, per me, prendere una posizione chiara: voglio contribuire a costruire una Regione che protegga la vita e sostenga attivamente le famiglie, promuovendo politiche che le rafforzino e ne riconoscano l’importanza nel tessuto sociale. Sono convinto che questi siano i valori che possano garantire un futuro solido e prospero per l’Emilia-Romagna e per l’Italia».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Nella mia esperienza politica e personale, i valori espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia hanno sempre guidato le mie scelte e il mio impegno. Per me, sostenere questi principi significa non solo dichiararli, ma metterli in pratica con coerenza. Nel mio percorso professionale e civico, mi sono battuto per tutelare la centralità della famiglia e il rispetto della vita in ogni sua fase. Questo impegno si è concretizzato in iniziative mirate: ho sostenuto campagne a favore delle famiglie numerose, mi sono opposto a scelte politiche che tendevano a marginalizzare le nostre tradizioni culturali e religiose, e ho sempre difeso l'importanza di preservare valori che, oggi più che mai, sono essenziali per mantenere un tessuto sociale solido. In Forza Italia, ho avuto il privilegio di collaborare con persone che condividono questi valori, e insieme ci siamo impegnati per contrastare iniziative che non rispettavano il nostro concetto di famiglia e dignità umana. Questa esperienza mi ha permesso di comprendere quanto sia importante essere un punto di riferimento per chi, come me, crede in questi principi».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Se eletto, considero prioritario il punto del Manifesto che invita a “Sostenere e rafforzare la famiglia”, poiché sono convinto che sia la chiave per contrastare l’inverno demografico che affligge l’Emilia-Romagna e l’intero Paese. Concretamente, proporrei di introdurre un quoziente familiare regionale, un sistema che permetta di riparametrare in modo più equo tariffe, rette e contributi tenendo conto della composizione e del reddito del nucleo familiare, specialmente per le famiglie numerose. Questo strumento potrebbe aiutare le famiglie ad accedere ai servizi essenziali – come istruzione, sanità e trasporti – con un sostegno concreto e modulato sulle loro esigenze reali. Inoltre, intendo promuovere un piano di incentivi per i Comuni che avviano programmi di supporto alla natalità e al welfare familiare, come agevolazioni per l’acquisto della prima casa e per gli asili nido. Credo che tali misure siano fondamentali per invertire la tendenza negativa della natalità e restituire centralità alla famiglia nella vita economica e sociale della nostra Regione».
Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?
«Se verrò eletto, credo che nei prossimi cinque anni sarà fondamentale lavorare per costruire una Regione che tuteli e promuova con forza i valori della vita e della famiglia, secondo quanto espresso nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia. La prima priorità sarà correggere quelle delibere regionali che, a mio avviso, eludono le normative nazionali su temi sensibili come il fine vita. Inoltre, propongo di istituire un osservatorio regionale sulla famiglia, con il compito di monitorare l’efficacia delle politiche a sostegno delle famiglie e individuare misure aggiuntive per supportare le realtà che affrontano difficoltà economiche o sociali. Un altro obiettivo sarà introdurre un quoziente familiare per tutte le tariffe e i servizi regionali, in modo da garantire un accesso più equo per le famiglie numerose, oltre a promuovere iniziative locali per favorire la natalità e il benessere dei nuclei familiari. Mi impegno a portare avanti un dialogo continuo con associazioni e comunità locali per comprendere le esigenze delle famiglie e trasformarle in proposte concrete e mirate. Questo è il percorso che ritengo necessario per creare un ambiente in cui ogni famiglia possa sentirsi supportata e valorizzata».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?
«Oltre ai valori e principi del Manifesto, ritengo prioritario concentrarmi su alcune sfide locali che incidono profondamente sulla qualità della vita dei cittadini dell’Emilia-Romagna. In particolare, vedo urgente agire in ambito sanitario e infrastrutturale. In sanità, occorre ridurre le liste d’attesa e garantire una copertura più equa dei servizi in tutta la Regione. Propongo di potenziare i presidi sanitari nelle aree periferiche e montane, per evitare che i cittadini debbano percorrere lunghe distanze per accedere alle cure essenziali. Inoltre, è importante investire nella prevenzione, con programmi specifici per le fasce più vulnerabili della popolazione. In ambito infrastrutturale, è necessario migliorare la rete dei trasporti, in particolare per le aree interne e rurali. Collegamenti efficienti non solo riducono il divario tra le città e le zone periferiche, ma favoriscono anche la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro. Intendo promuovere un piano di mobilità che includa incentivi per il trasporto pubblico, il potenziamento delle infrastrutture digitali e il miglioramento delle strade locali. Queste sfide sono fondamentali per restituire alle comunità locali una regione più inclusiva, con pari opportunità e accesso ai servizi, in cui ogni cittadino possa sentirsi valorizzato e sostenuto».