28/05/2024

Elezioni Europee. Intervista a Alessandro Sacchi (Forza Italia-Noi Moderati)

Alessandro Sacchi, classe 1964, è candidato per Forza Italia-Noi Moderati nella circoscrizione elettorale dell’Italia Meridionale. Avvocato civilista, Cassazionista, titolare dello Studio Legale di famiglia, fondato nel 1862 a Napoli, è specialista in Diritto del Lavoro, Commerciale e Fallimentare.

 

I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?

«Appoggio il manifesto di Pro Vita & Famiglia, in quanto sostenitore della famiglia intesa uomo/donna. E’ importante altresì difendere la natalità e la vita nella sua dignità. Non credo che l’aborto possa essere annoverato come un valore fondamentale europeo, in quanto negherebbe il rispetto delle differenti sensibilità degli stati membri».

In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?

«La mia esperienza personale, non professionale né politica, si riassume in un matrimonio venticinquennale, con tre figlie».

L’approccio attuale delle istituzioni europee ai valori e princìpi espressi nel Manifesto è di forte ostilità. Basti pensare al voto per rendere l’aborto un “diritto fondamentale” dell’UE o ai continui riferimenti all’ideologia Gender e all’Agenda LGBTQIA+. Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Ogni approccio ideologico a problemi così profondi e complessi come l’aborto, LGBTQIA+ e gender è da ritenere sbagliato e fuorviante. Pensare di uniformare la vita delle persone nel più profondo delle loro convinzioni, senza tener conto delle varie sensibilità filosofiche e religiose è, a mio avviso, un cattivo inizio».

Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?

«In caso di mia elezione al Parlamento Europeo sarà mio compito, quello di sensibilizzare i colleghi europei nel lasciare libere le persone a credere nei propri valori di vita, senza alcuna imposizione ideologica».

 

 

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