Denis Domenico Nesci, classe 1981, nato a Laureana di Borrello, in Provincia di Reggio Calabria. Padre di quattro figli, è laureato in Giurisprudenza, indirizzo Scienze Giuridiche per le Imprese. La prima esperienza politica risale alle elezioni europee del 2014, con la lista NCD, mentre nel 2019 – sempre per le elezioni europee – aderisce a Fratelli d’Italia risultando in quell’occasione il primo dei non eletti. Dal novembre 2022 ricopre la carica di Parlamentare europeo, essendo subentrato a Raffaele Fitto, eletto alla Camera dei Deputati e poi designato Ministro del Governo Meloni. E’ ora ricandidato sempre per Fratelli d’Italia nella Circoscrizione dell’Italia Meridionale.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Proprio perché queste due domande sono connesse. Ho deciso di sottoscrivere il manifesto perché includono valori che hanno un senso nella mia vita e nel mio impegno politico».
Lei ha già svolto il mandato di Parlamentare europeo, carica per cui si sta oggi ricandidando, in un contesto politico ostile ai valori e princìpi espressi nel Manifesto. Quali azioni concrete lei o il suo gruppo avete messo in campo in passato per tentare di arginare l’attuale ostilità dell’Unione Europea ai valori e princìpi espressi nel Manifesto (dichiarazioni, voti, proposte legislative, convegni ed eventi)?
«Ogni intervento, azione politica o provvedimento – come è facilmente riscontrabile – è stato rivolto alla difesa della famiglia e del suo inestimabile contributo alla società».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se rieletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Penso che difendere, con il nostro impegno istituzionale, la famiglia e le sue prerogative, da politiche green ideologicamente costruite, dovrà essere una delle nostre priorità per non ritrovarci in un contesto europeo in cui il dato della natalità venga contratto».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?
«Scongiurare l’idea che l’aborto possa essere un valore comune dei Paese Membri che compongono la grande comunità dei popoli che dovrebbe essere l’Europa».