Laura D’Incalci, classe 1950, giornalista e scrittrice, è alla sua prima candidatura al Parlamento Europeo. E’ candidata per Forza Italia-Noi Moderati nella Circoscrizione dell’Italia Nord Occidentale.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Non ho mai ritenuto che dire la verità sia divisivo, anzi è una scelta di libertà e di responsabilità anche nei confronti degli altri. Ho deciso quindi di sottoscrivere il manifesto perché lo condivido, sia personalmente che nella mia attività professionale e politica».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Scrivendo articoli e curando reportage sulle varie iniziative e progetti a supporto della vita dal concepimento alla morte naturale».
L’approccio attuale delle istituzioni europee ai valori e princìpi espressi nel Manifesto è di forte ostilità. Basti pensare al voto per rendere l’aborto un “diritto fondamentale” dell’UE o ai continui riferimenti all’ideologia Gender e all’Agenda LGBTQIA+. Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Mi impegnerò per contrastare le legislazioni che favoriscono l’aborto e la volontà di inserimento nelle norme del diritto ad abortire e della propaganda dell’ideologia gender e dell’Agenda Lgbtqia+».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?
«Oltre ai temi citati, ritengo urgente l’impegno a tutela della famiglia e della libertà educativa. ai punti precedenti la tutela».