Maria Verita Boddi, fiorentina classe 1963, già insegnante di scuola primaria ora docente presso il CPIA di Prato. Candidata nella lista Libertà nella circoscrizione dell’Italia Centrale, è attualmente dirigente locale del partito Il Popolo della Famiglia in Toscana, a Prato, e in passato ha rivestito lo stesso ruolo in Veneto, precisamente a Padova.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«La mia esperienza politica è iniziata nel Popolo Della Famiglia, dal momento della sua fondazione , proprio per sostenere e promuovere i valori espressi in questo Manifesto ed per lo stesso motivo che ho deciso di sottoscriverlo».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Tutta la mia attività politica è stata centrata ed ha la sua ragione d’essere, nel difendere i valori non negoziabili e la famiglia naturale. In questo impegno concretizzo la mia attività».
L’approccio attuale delle istituzioni europee ai valori e princìpi espressi nel Manifesto è di forte ostilità. Basti pensare al voto per rendere l’aborto un “diritto fondamentale” dell’UE o ai continui riferimenti all’ideologia Gender e all’Agenda LGBTQIA+. Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Il punto cruciale che qualifica la mia candidatura alle europee nella lista Libertà è il no secco all’imposizione dell’ideologia gender in particolare nelle scuole ,oltre alla lotta alla denatalità con risorse da destinare al reddito di maternità tratte dallo stop alla corsa al riarmo».
Oltre ai valori e principi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?
«L’urgenza attuale è indubbiamente la fine della guerra in Ucraina, premessa necessaria per poter realizzare ogni altro valore»