30/05/2024

Elezioni Europee. Intervista a Michele Picaro (FdI)

Michele Picaro, classe 198,  funzionario tributario amministrativo presso l’Agenzia delle Entrate, direzione provinciale di Bari Ufficio Legale, è candidato per Fratelli d’Italia nella Circoscrizione dell’Italia Meridionale. Dal 2014 al 2023 è stato consigliere comunale della città di Bari e dal 2022 ad oggi consigliere regionale della Puglia e vice presidente della II commissione Consigliare “Affari Generali”.

 

I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?

«I valori espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono fondamentali per preservare l'identità culturale e sociale dell'Europa. Nella mia esperienza politica, questi valori hanno sempre guidato le mie azioni e decisioni, riflettendo l'importanza di una società che valorizza la vita e la famiglia».

In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?

«Durante il mio mandato come consigliere comunale e regionale, ho promosso iniziative per migliorare la sanità locale e garantire servizi di qualità per le famiglie. La mia attenzione è stata sempre rivolta a sostenere una sanità pubblica efficiente, riducendo le liste d'attesa e potenziando i servizi territoriali».

L’approccio attuale delle istituzioni europee ai valori e princìpi espressi nel Manifesto è di forte ostilità. Basti pensare al voto per rendere l’aborto un “diritto fondamentale” dell’UE o ai continui riferimenti all’ideologia Gender e all’Agenda LGBTQIA+. Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Le istituzioni europee hanno spesso dimostrato un atteggiamento ostile verso i valori del Manifesto di Pro Vita & Famiglia. Un punto prioritario è la *promozione di politiche di sostegno alla maternità e alla famiglia*. Proporrei l'introduzione di incentivi economici e sociali per le donne che scelgono di portare a termine la gravidanza. Questi incentivi includerebbero sussidi finanziari per coprire le spese mediche e di mantenimento, accesso agevolato a cure prenatali e servizi di supporto post-parto, come consulenze psicologiche e assistenza domiciliare. Inoltre, sarebbe essenziale creare programmi di assistenza per facilitare la conciliazione tra vita familiare e lavorativa, offrendo flessibilità lavorativa e congedi parentali retribuiti. Tali misure rafforzerebbero il ruolo della famiglia come nucleo fondamentale della società, promuovendo una cultura che valorizza la vita e sostiene le donne nella loro scelta di maternità».

Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?

«Oltre ai valori del Manifesto, è cruciale affrontare le sfide economiche e sociali post-Covid, migliorare le infrastrutture sanitarie e promuovere politiche che favoriscano la crescita economica e la coesione sociale. Il mio impegno sarà volto a garantire che le risorse del PNRR siano utilizzate efficacemente per migliorare la qualità della vita dei cittadini europei».

 

 

 

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