23/05/2024

Elezioni Europee. Intervista a Susanna Ceccardi (Lega)

Susanna Ceccardi, classe 1987, è eurodeputata uscente – eletta nel 2019 – e si ricandida per la Lega nella Circoscrizione dell’Italia Centrale. Dal 2016 al 209 è stata sindaco della città di Cecina.

 

I temi, i valori e i principi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e "politicamente scorretti", anche se affondano le radici nella stessa identità dell'Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?

«Il rispetto della sacralità della vita umana dal concepimento all'ultimo sospiro, la protezione della famiglia naturale come nucleo centrale della società e la difesa dell'irriducibile dignità individuale dell'essere umano, che sono alla base dell'identità europea e dei valori tradizionali che hanno plasmato la nostra civiltà, sono principi che hanno costantemente guidato non solo la mia condotta di vita ma anche al mia visione e azione politica. La sottoscrizione del Manifesto di Pro Vita e Famiglia, di conseguenza, ha rappresentato per me un atto di adesione immediata e naturale ai miei stessi convincimenti più profondi».

Lei ha già svolto il mandato di Parlamentare europeo, carica per cui si sta oggi ricandidando, in un contesto politico ostile ai valori e principi espressi nel Manifesto. Quali azioni concrete lei o il suo gruppo avete messo in campo in passato per tentare di arginare l'attuale ostilità dell'Unione Europea ai valori e principi espressi nel Manifesto (dichiarazioni, voti, proposte legislative, convegni ed eventi)?

«Ho votato contro l'inserimento del presunto 'diritto all'aborto' nella Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, mentre ho convintamente appoggiato la proposta di rendere al maternità surrogata un crimine a livello europeo. Inoltre ho presentato proposte legislative, sostenuto emendamenti e partecipato attivamente ai dibattiti parlamentari per garantire che le questioni relative alla vita e alla famiglia ricevessero l'attenzione che meritano. Infine, ho organizzato convegni ed eventi per approfondire queste tematiche e coinvolgere altri parlamentari, esperti e stakeholder nella loro promozione».

Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se rieletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Continuerò ad affrontare con determinazione la questione dell'utero in affitto, del mercato dei gameti e della sperimentazione sugli embrioni, promuovendo azioni concrete per contrastare e combattere queste pratiche. Mi impegnerò a promuovere l'adozione di politiche e programmi che sostengano le famiglie e favoriscano l'adozione come alternativa all'utero ni affitto, come incentivi fiscali per le famiglie adottive e programmi di sostegno psicologico e finanziario per le coppie che desiderano adottare. Mi opporrò fermamente alle teorie gender e all'obbligo di registrare o trascrivere nelle anagrafi dei Paesi membri atti di nascita di minori nati da pratiche di utero in affitto a favore dei committenti».

Oltre ai valori e principi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?

«Mi concentrerò sulla promozione di politiche mirate a combattere il disagio e la povertà infantile, per garantire un futuro migliore a tutti i bambini dell'Ue, basandomi su un approccio olistico che affronti le cause profonde del problema e si concentri sul sostegno alle famiglie a basso reddito, sull'istruzione e sull'accesso ai servizi sanitari. Promuoverò a livello comunitario l'implementazione di programmi di educazione e formazione per i genitori, volti a fornire loro le competenze e le risorse necessarie per sostenere l'apprendimento e lo sviluppo dei figli, inclusi corsi di formazione sull'educazione parentale, consulenza familiare e supporto psicologico per affrontare le sfide legate alla genitorialità».

 

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