Ugo Rossi, classe 1991, ingegnere civile ambientale, è candidato per la lista Libertà nella Circoscrizione dell’Italia Nord Orientale. E’ stato consigliere comunale e presidente della Commissione Trasparenza di del Comune di Trieste.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Perché è in corso un attacco totale alla vita e alla famiglia. L’oligarchia finanziaria apolide vuole il controllo assoluto sulla vita e sull’uomo, e per raggiungere tale scopo malefico vogliono annientare i valori cristiani, la famiglia come nucleo fondante della società in quanto punto di riferimento dell’individuo, e asessualizzare i giovani per eliminare la procreazione naturare e arrivare esclusivamente a quella artificiale. Per me questi sono valori che rappresentano un faro nella mia vita e nella mia azione politica».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Assolutamente si, sia nel mio attivismo politico e vita quotidiana, che nella veste di Consigliere Comunale di Trieste più volte mi sono battuto e portato all’attenzione tutti i 6 punti del manifesto».
L’approccio attuale delle istituzioni europee ai valori e princìpi espressi nel Manifesto è di forte ostilità. Basti pensare al voto per rendere l’aborto un “diritto fondamentale” dell’UE o ai continui riferimenti all’ideologia Gender e all’Agenda LGBTQIA+. Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Difficile scegliere un punto perché sono tutti collegati essendo parte di uno stesso piano, ma se dovessi proprio farlo sceglierei il 4, poiché con il lavaggio del cervello e manipolazione attuata nei giovani, hanno e stanno coltivando i semi del male per rendere sempre più realtà tutti gli altri 5 punti. L’ideologia gender e l’Agenda Lgbtqia+ vanno messe fuori legge al pari dell’ideologia nazista e difeso il diritto dei genitori, madre e padre, di scegliere il tipo di educazione per i propri figli. Purtroppo, il parlamento UE può solo contraste e fare in modo di fermare l’azione legislativa della Commissione, non eletta dal popolo, quindi farei in modo di unire le forze con altri europarlamentari di altri stati per bloccare tutte le iniziative che vanno contro i punti del nostro manifesto e non solo».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?
«Fermare nell’immediato gli Stati Uniti d’Europa, l’esercito comune UE, il greenpass globale, il Trattato pandemico e i nuovi regolamenti sanitari partoriti dall’OMS. Poi lavorare per Uscire dall’UE ed Euro per recuperare il prima possibile la piena sovranità dell’Italia. L’UE è una struttura irriformabile con delle fondamenta marce in partenza, occorre abbatterla e ripensare nuove forme di collaborazione tra stati in un mondo multipolare».