Valeria Alessandrini, 48 anni, sposata, con un figlio, laureata in Conservazione dei Beni culturali e ambientali, insegnante. Ha ricoperto la carica di senatrice della Repubblica, capogruppo della Commissione lavoro, Segretario della Commissione femminicidio, membro della Commissione Istruzione e Cultura. È stata consigliere regionale dell’Umbria e assessore del Comune di Terni. Attualmente è vicesegretario vicario della Lega Umbria e consigliere del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Si candida per la prima volta alle Elezioni Europee nella lista Lega per la Circoscrizione Italia Centrale.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Condivido i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia. Il sostegno alla famiglia, il contrasto alla pratica dell’utero in affitto, l’opposizione all’introduzione delle teorie gender Lgbt nelle scuole, il riconoscimento di un nucleo familiare formato da una mamma e un papà e non da genitore1 o genitore2. Sono tutti concetti sui quali mi ritrovo pienamente e che mi hanno visto impegnare a fondo in questi anni di attività politica per la comunità e il territorio».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Da assessore alla scuola del Comune di Terni mi sono battuta per contrastare l’iniziativa “Bambole azzurre e soldatini rosa” che qualcuno voleva attuare negli istituti della provincia. Ho lavorato per riportare il presepe nelle scuole, affinché il Natale fosse celebrato nella maniera più adeguata alla nostra storia e alla nostra cultura religiosa, istituendo un concorso tra gli Istituti primari “Immagina il tuo Presepe”. In altri casi ho affrontato senza timore le polemiche e le offese, quando ho contestato apertamente la scelta di una preside scolastica di impedire la recita natalizia ai bambini perché offensiva verso altre culture».
L’approccio attuale delle istituzioni europee ai valori e princìpi espressi nel Manifesto è di forte ostilità. Basti pensare al voto per rendere l’aborto un “diritto fondamentale” dell’UE o ai continui riferimenti all’ideologia Gender e all’Agenda LGBTQIA+. Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritariO affrontare se eletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«La famiglia deve continuare ad essere il pilastro del nostro Paese e dell’Europa. Intendo lavorare per promuovere e incentivare la natalità contro lo spopolamento e il declino demografico. Maggiori risorse europee dovranno essere investite per supportare le giovani coppie che vogliono avere figli, i nuclei familiari numerosi in difficoltà e aiutare i genitori nei primi anni di vita del bambino».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?
«Lavoro, istruzione, sanità, difesa del Made in Italy. Per troppo tempo l’Europa è stata vista come un’entità distante e nemica, con la Lega vogliamo ribaltare questo concetto e portare i territori ad essere protagonisti in Europa e partecipi delle scelte fondamentali. È necessario tutelare le produzioni locali e le eccellenze del nostro Paese, eliminare tutte quelle follie green che impediscono alle aziende di creare lavoro e occupazione. Maggiori finanziamenti devono essere previsti per la scuola e il potenziamento della risposta sanitaria».