In Umbria si potrebbe assistere ad una svolta politica epocale, nei prossimi giorni: dopo ben 50 anni di governo di centrosinistra, alle elezioni regionali del prossimo 27 ottobre, si potrebbe affermare una maggioranza di diverso colore politico.
La vera novità che, teoricamente non dovrebbe essere intesa come tale, proposta dai candidati di centrodestra, dopo anni di trascuratezza da parte delle passate amministrazioni, è il sostegno, tout court, alla vita e alla famiglia. È quanto affermato dai candidati che hanno sottoscritto il manifesto elettorale di Pro Vita & Famiglia, con cui si impegnano nella difesa dei temi eticamente sensibili e della famiglia formato da un uomo e da una donna, come cellula fondante della società. Lo sottolinea con estrema chiarezza anche il leghista Stefano Pastorelli tra i firmatari del nostro manifesto.
Lei ha sottoscritto il manifesto elettorale di ProVita e Famiglia, quanto questi valori vengono rappresentati dal centrodestra, piuttosto che da altri schieramenti oggi?
«Indubbiamente quasi solo dal centrodestra ormai, i fatti concreti lo hanno dimostrato negli anni, sia per quanto riguarda la linea politica adottata a livello nazionale che nelle varie realtà locali. Qui in Umbria, poi, in merito alla difesa di certe priorità abbiamo assistito, fino ad ora ad un atteggiamento generale improntato al lassismo e ad un’evidente trascuratezza. E’ proprio da qui che bisogna ripartire»
Che differenza fa un Umbria governata dal centro destra rispetto a questi valori?
«Tutta la differenza del mondo, ovviamente. Ci sarà un’attenzione decisamente maggiore alla famiglia, partendo dal sottolineare che l’unica famiglia possibile è quella formata da un padre e da una madre. Io parlo anche da padre di quattro figli, penso di vivere in prima persona il “concetto” di famiglia, con tutti i limiti e i vantaggi che esso comporta. Così come l’essere padre quattro volta, indubbiamente mi ha reso e mi rende aperto alla vita e convinto antiabortista»
Quali sono i risultati a breve termine che giudica più importanti da conseguire?
«Innanzitutto attuare nell’immediato delle politiche che siano a sostegno del sociale, in particolare delle famiglie. So che non è semplice, ma bisogna cominciare a costruire, paradossalmente iniziando a mettere dei paletti, delimitando molto bene il campo d’azione, altrimenti si fa una confusione terribile e si rischia solamente uno sperpero di risorse, senza portare invece, quel vento di cambiamento, in Umbria, che oggi è non solo importante ma indispensabile più che mai».
di Manuela Antonacci