Tra i comuni italiani chiamati a rinnovare la propria amministrazione comunale c’è anche Latina, nel Lazio. In corsa per un posto in Consiglio Comunale c’è un candidato da sempre attento alle tematiche pro life e pro family come Alessio Pagliari, nella lista Latina nel Cuore per Vincenzo Zaccheo Sindaco.
Signor Pagliari, quali sono i punti a difesa della vita e della famiglia che porta avanti con questa sua candidatura?
«Bisogna innanzitutto uscire dalla logica che la politica locale sia estranea a questi temi, molto spesso demandati distrattamente solo al governo centrale. Proprio per il mio vissuto, è chiaro che sarò molto impegnato in consiglio comunale per tutelare il valore della vita e promuoverne la sua essenza. Valore che troppo spesso viene considerato astratto, ma che in realtà dovrebbe essere radicato profondamente nella popolazione e regolare in maniera molto concreta il vivere quotidiano. E’ proprio nella difesa della vita e del suo valore, che la società dovrebbe fondarsi. Ahimè il consumismo, tramite l’ideologia del pensiero unico, sta agendo sradicando tutti i fondamenti della nostra cultura giudaico-cristiana. Le nuove generazioni si ritrovano a vivere in un tessuto sociale oramai, ahimè, svuotato. L’assenza di cultura, quella con la “C” maiuscola, è palese e penso che sia responsabilità degli amministratori, anche locali, offrire alle nuove generazioni un rinascimento del sapere. È responsabilità anche della politica ricollocare al giusto posto la cultura. Un patrimonio di conoscenze, non votate allo scarto dell’umano, ma alla sua promozione. Essere prolife oggi è fondamentale per il futuro dell’intera collettività. Avere un ruolo attivo in politica, come amministratore, è una responsabilità che non possiamo sempre demandare ad altri. Ecco perché ho accettato l’invito di tanti concittadini -specialmente del mio Borgo- che mi hanno chiesto un maggiore impegno. Scendere in campo per fare la mia parte ed offrire nel mio piccolo, a chi rappresento, politiche idonee a tutelare il valore della vita e il bene comune. Il nostro ordinamento riconosce alla famiglia un ruolo fondamentale, così come cita l’art. 29 della Cost. “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. Vorrei quindi partire da qui, da quei diritti che spesso sono negati, come il sostegno alla natalità, alla disabilità; dagli aiuti economici per le famiglie vulnerabili a quelle numerose, dal sostegno all’educazione, alla promozione di idonee politiche che favoriscano la nascita di nuovi nuclei familiari, contrastando così l’annoso problema italiano del calo demografico».
Dal punto di vista quindi del rilancio demografico, in una città come Latina cosa si può fare in questo ambito?
«Come ho accennato precedentemente, siamo in un Paese con un serio problema di crescita demografica. Sono certo che molte famiglie vorrebbero avere dei figli. Purtroppo non sempre la politica offre strumenti idonei in aiuto alla futura madre e al futuro padre. Ad esempio quando si parla di diritti delle donne, ci dimentichiamo spesso del diritto delle donne ad essere madri e allo stesso tempo lavoratrici. Conosco purtroppo molte donne che hanno perso il lavoro a causa della loro gravidanza. E allora anche l’amministrazione comunale può fare la sua parte. Offrire aiuti concreti, avviare programmi con incentivi che spronino le aziende locali a non licenziare le neo mamme. Offrire sgravi fiscali su tasse comunali per le coppie di sposini, per i neo genitori, per le famiglie numerose. Promuovere progetti in collaborazione con il terzo settore per favorire un serio e concreto sostegno alla maternità e alla natalità. Promuovere campagne comunali atte a diffondere una cultura per la vita, formando le nuove generazioni con una visione di “favor vitae”».
Di cosa, invece hanno più bisogno le famiglie del territorio e quali politiche metterà in campo se eletto?
«È evidente che le famiglie in tutto il territorio italiano, specialmente dopo questo tempo di pandemia, sono in estrema difficoltà. Principalmente c’è necessità di offrire una nuova speranza, che non sia solo a parole, ma concreta, tangibile. Come per la natalità, così ci deve essere un grande sforzo dell’amministrazione comunale nel traghettare le famiglie da una situazione di malessere ad una situazione di benessere o quantomeno di stabilità. Offrire servizi a loro sostegno. Penso alla costituzione di una “HUB per gli abitanti e per le Famiglie”. Più centri distribuiti su tutto il territorio di Latina, da ogni singolo Borgo fino al centro città. Una struttura che dia a 360 gradi tutte le tipologie di servizi utili alla popolazione sia per le famiglie, sia per le piccole imprese. Penso alle famiglie con persone disabili, che dedicano tempo e denaro per l’accudimento dei propri cari, troppo spesso lasciate indietro da una società che a parole si definisce inclusiva ed accogliente ma nei fatti lo è molto meno soprattutto con i propri concittadini. Nessuno deve rimanere indietro! Il mio desiderio, e lavorerò molto per questo, è quello di una amministrazione comunale che torni realmente e concretamente a servizio del cittadino e del benessere di tutti i miei concittadini».