Sono imminenti le elezioni amministrative in tutta Italia. Tra i comuni più importanti chiamati al voto spicca sicuramente Milano. A concorrere per un posto in Consiglio Comunale, con la lista di Fratelli d’Italia, c’è Francesco Rocca, convinto sostenitore dei temi pro life e che ha sottoscritto il Manifesto valoriale promosso da Pro Vita & Famiglia e dall’Associazione Family Day.
Francesco Rocca, quali sono i punti a difesa della vita e della famiglia che l’hanno più colpita del Manifesto di Pro Vita & Famiglia?
«I punti a difesa della vita che mi hanno colpito sono il punto 3: “Sostegno alle misure aventi l'obiettivo di rimuovere le cause, specialmente di natura economica, che inducono la donna a decidere di abortire, anche promuovendo la collaborazione con i Centri di Aiuto alla Vita e con i Consultori familiari”; e il punto 4: “Promozione di convenzioni tra Comune e Centro di Aiuto alla Vita per il sostegno alle gravidanze difficili e la messa a disposizione di spazi a tale scopo; diffusione di materiale informativo sull’attività dei Centri di Aiuto alla Vita nei Consultori e nelle strutture socio-sanitarie cui le donne usualmente si rivolgono per l’interruzione volontaria della gravidanza, nonché promozione dell’attività culturale degli stessi Centri».
Dal punto di vista del rilancio demografico, in una città come Milano cosa si può fare in questo ambito?
«Milano è anche la città con un numero elevato di single e con un significativo calo demografico. È necessario renderla più vivibile partendo dai quartieri, problematiche legate all’elevato prezzo degli appartamenti (in vendita e in affitto), alla difficoltà di assegnazione delle case popolari, all’insicurezza, all’incuria e al degrado incidono fortemente nelle scelte di chi vuole realizzare una famiglia; è opportuno non fare scappare le giovani coppie dalla città, migliorando la qualità della vita, dei servizi ed intervenendo in merito all’elevato costo delle case. La nostra città non ha un numero adeguato di asili nido comunali, l’offerta comunale legata a pre e doposcuola, corsi e attività sportive si è impoverita, soprattutto negli ultimi 10 anni. È necessario investire risorse per agevolare le famiglie»
Di cosa, invece hanno più bisogno le famiglie milanesi e quali politiche metterà in campo se eletto?
«Arrivo da una famiglia numerosa, siamo 4 fratelli e le difficoltà di una famiglia a Milano le ho vissute: abbonamento dei mezzi pubblici, refezione scolastica, asili, attività sportive e musicali, è necessario ridurre gli elevati costi che una famiglia sostiene per educare e crescere i figli, mi muoverò in tal senso. Milano sta invecchiando, le giovani coppie e le famiglie preferiscono trasferirsi fuori dalla metropoli soprattutto per la qualità della vita. Una città che non considera le famiglie è una città morta».