Agostino Cetorelli, classe 1978, impiegato, è candidato alla carica di consigliere regionale dell’Umbria per la lista Noi Moderati e Civici per l’Umbria. Già tre volte consigliere comunale, Assessore alla Famiglia e Servizi sociali del Comune di Foligno. In passato ha collaborato con il Comitato Scienza e Vita contro il Referendum sulla Legge 40, partecipato ai Family Day 2007, 2015, 2016 ed è stato collaboratore/fondatore del Comitato Difendiamo i Nostri Figli dii Foligno.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Perché non mi preoccupo di essere applaudito da tutti, quanto di combattere per i valori fondanti: la vita dal suo concepimento alla sua fine naturale, il sostegno alla Famiglia e alle forme fragili dell’esistenza. Ho incardinato a Foligno e nella mia zona sociale l’adesione ai Comuni amici della Famiglia, ho scritto un patto sulla natalità con le associazioni pro family e ho prodotto uno studio di fattibilità sul Fattore Famiglia nel mio comune. Ho proposto insieme ad altri due assessori umbri di inserire nella Legge sulla Famiglia appena approvata in Regione Umbria il Fattore Famiglia e i distretti dei comuni family oltre ad una congrua dotazione finanziaria».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Ho creato un nuovo affido familiare, orientandolo verso un sistema leggero di sostegno ad ore tra famiglia d’origine e famiglia affidataria quasi raddoppiando le dotazioni finanziarie per limitare nettamente il drammatico fenomeno dell’inserimento del minore nelle strutture protette. Ho organizzato due Festival della Vita: il primo denominato “Dai bambini agli anziani incontro tra generazioni”; il secondo “Famiglia e Disabilità: due risorse”».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Scelgo il Fattore Famiglia come strumento più equo rispetto all’Isee che di fatto lavorava su coefficienti discriminatori. Stop alle fasce sociali e loro sostituzione con uno strumento lineare dove tutte le fasce di reddito percepiscano una premialità. Differenziare i coefficienti anche in funzione dell’età dei figli e/o della percentuale di invalidità in caso di figli nella condizione di disabilità».
Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?
«Rafforzare la Legge sulla Famiglia con dei decreti che ne precisino le modalità di attuazione e creare un tavolo permanente con le Zone Sociali».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?
«Lanciare un piano casa per giovani coppie stipulando accordi con le banche per abbattere sia i costi dell’acquisto sia le rate di mutuo in base al numero dei figli (Modello Trentino/Ungheria)».