11/11/2024

Elezioni Umbria. Intervista a Antonino Ruggiano (Forza Italia)

Antonino Ruggiano, nato nel 1970, avvocato, è candidato alla carica di consigliere regionale in Umbria, per Forza Italia. Attualmente sindaco di Todi, in provincia di Perugia, lo è stato anche dal 2007 al 2012. Presidente di AURI (Autorità Umbra Rifiuti e Idrico) dal 2019 al 2024.

 

I temi, i valori e i principi espressi nel Manifesto di Pro Vita &Famiglia sono da molti considerati divisivi e "politicamente scorretti". Perché ha deciso di sottoscrivere li Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?

«Non credo che si possano considerare divisivi o politicamente scorretti. Sono i temi della nostra vita e della nostra tradizione. Ho una impostazione liberale e liberista su tutti i temi, ma uno dei cardini sui quali si fonda la mia concezione politica è la tutela del diritto degli altri. Sempre. Su questa cosa non vi possono essere dubbi o incertezze, per questo motivo i temi espressi nel Manifesto sono da sempre al centro della mia azione politica personale e di quella dell'Amministrazione comunale da me guidata, che ha messo in atto in questi anni iniziative concrete a sostegno della vita e della famiglia come attestato dall'adesione al Network dei Comuni Amici della Famiglia, all'istituzione dell'Ufficio delle politiche familiari, del Punto informativo family».

In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e principi espressi nel Manifesto?

«L'Amministrazione comunale da me guidata è stata sostenuta nella competizione elettorale da una lista civica "Todi per la famiglia", una cui esponente è presente in Giunta proprio con le deleghe afferenti alle politiche familiari. Il nostro comune è stato il primo comune umbro "Amico della Famiglia" e rientra costantemente tra i migliori dieci italiani. Questo è il nostro mondo».

Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Sicuramente il punto 1. La vita va difesa sempre, dal concepimento alla morte naturale. Non possiamo considerare il feto come una "cosa", ma semmai come un essere senziente che ha diritto di venir tutelato. Sono molto legato anche al punto 4, ovvero la promozione della libertà educativa dei genitori, con iniziative di informazione e sensibilizzazione, come avviene da anni nella città di Todi, sede da anni anche dell'assemblea annuale dell'associazione Articolo 26».

Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai principi espressi nel Manifesto?

«Innanzitutto andranno sostenute le politiche di tutela della vita e promossa un'azione culturale che consenta di permeare le istituzioni e orientare ogni iniziativa legislativa, sia quelle dirette alla famiglia, sia quelle a prima vista non direttamente riconducibili al tema».

Oltre ai valori e principi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?

«Nella città di Todi sono state messe in atto tutta una serie di scelte, anche dal punto di vista fiscale, oltre che di servizi erogati, che hanno al centro il sostegno alla famiglia in ogni ambito della vita della comunità locale».

 

 

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