Enrico Presilla, 49 anni, sposato con Antonella da 18 anni e papà di Giulia, Tommaso e Silvia. E’ candidata nella lista civica “Tesei Presidente” per sostenere la riconferma di Donatella Tesei alla guida della Regione Umbria.
Dopo la laurea in scienze politiche ha approfondito gli studi riguardanti la pubblica amministrazione e le sue dinamiche. Nella vita è un ispettore del lavoro e attento e interessato a tutti gli aspetti che riguardano il mondo del lavoro. Giornalista, ha diretto per oltre undici anni la Gazzetta di Foligno.
Alle scorse amministrative è stato anche candidato Sindaco del Comune di Foligno e anche in quella occasione ha sottoscritto il Manifesto Politico Valoriale di Pro Vita & Famiglia.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Ritengo il tema vita centrale e non divisivo, in quanto accomuna tutte le persone. Non sono contro qualcosa, sono a favore della tutela della vita in ogni sua forma e in ogni momento, specie quella più fragile e indifesa. Nell’osservare la legge non dobbiamo tralasciare l’amore e la cura degli altri».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Sono convinto che sia fondamentale rafforzare le politiche a sostegno della famiglia per dare finalmente piena attuazione alla nostra Costituzione, in specie agli articoli 29, 30 e 31, troppo spesso superficialmente o volutamente dimenticati».
Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?
«Nel corso dell’ultima legislatura regionale è stata approvata una importante legge a sostegno della famiglia, finanziata con 30 milioni di euro. Bisogna proseguire nella direzione intrapresa e continuare a promuovere politiche che valorizzino culturalmente e socialmente la famiglia».