06/11/2024

Elezioni Umbria. Intervista a Michele Toniaccini (Noi Moderati)

Michele Toniaccini,  attuale sindaco di Deruta –centro di quasi 10mila abitanti in provincia di Perugia – è candidato alla carica di consigliere della Regione Umbria con Noi Moderati Civici per l’Umbria, a sostegno di Donatella Tesei presidente.

 

I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?

«Ho deciso di sottoscrivere il Manifesto 'Pro Vita e Famiglia' perché credo fermamente che i valori di vita, famiglia e dignità umana siano il fondamento di una società giusta e prospera. Sono temi che non solo toccano la politica, ma che appartengono profondamente alla mia vita, alla mia esperienza di cittadino e di uomo. Il rispetto per la vita in ogni sua forma, la difesa della famiglia come pilastro fondamentale della nostra comunità e il diritto di ogni persona a crescere in un ambiente sicuro, inclusivo e rispettoso sono valori che non negozierei mai, e che considero essenziali per costruire un futuro migliore per tutti. Sì, so che questi temi vengono spesso considerati divisivi o politicamente scorretti da alcuni, ma io non credo che sia giusto piegarsi alla cultura del "politicamente corretto" quando si tratta di difendere principi che riguardano il cuore della nostra umanità. Difendere la vita, proteggere la famiglia, e sostenere ogni persona nel suo diritto a vivere dignitosamente, non dovrebbero essere temi di dibattito, ma di principio. Sono temi universali che dovrebbero unire, non dividere, perché sono la base su cui si costruisce una società sana, equa e solidale. Per me, come uomo e come politico, questi valori non sono astratti. Sono pratici, concreti, e si riflettono nelle scelte che faccio ogni giorno, nelle politiche che voglio promuovere e nell’idea di comunità che intendo costruire. Ogni azione politica che intraprendo si fonda su questi principi: sostenere le famiglie, proteggere i più vulnerabili, e garantire che ogni individuo, dalla nascita alla vecchiaia, possa godere dei diritti fondamentali che gli spettano. Nel mio percorso politico, questi valori sono la bussola che mi guida, anche quando possono sembrare impopolari o scomodi. Per me, non si tratta di fare politica per il consenso momentaneo, ma di costruire una comunità che si basi sulla giustizia, sull’amore per la vita e sul rispetto per la dignità di ogni persona. È per questo che sottoscrivo con forza e passione il Manifesto 'Pro Vita e Famiglia'. Non è una scelta ideologica, ma un impegno morale, un impegno verso il futuro delle generazioni che verranno e verso la qualità della nostra società».

In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?

«Nel mio percorso politico, ogni azione, ogni decisione è stata ispirata da un impegno profondo verso la famiglia, che considero il nucleo fondamentale della nostra società. Ho cercato di mettere al centro della mia politica il rispetto per la dignità di ogni persona, perché credo fermamente che ogni individuo, indipendentemente dalla sua provenienza o dalle sue difficoltà, abbia il diritto di crescere in un ambiente che promuova il rispetto, l'inclusione e la solidarietà. La mia visione è quella di una comunità che non solo riconosce, ma celebra la diversità, che sa tendere la mano a chi è più vulnerabile, senza mai dimenticare che la forza di una nazione si misura dalla qualità dei suoi legami più intimi, quelli che si costruiscono dentro la famiglia e si diffondono all'interno della società. È solo attraverso la valorizzazione della famiglia, attraverso politiche che sostengano ogni suo componente, che possiamo costruire una società più giusta, più equa, e più umana».

Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Se dovessi scegliere un punto del Manifesto 'Pro Vita e Famiglia' su cui concentrare la mia azione politica futura, non avrei dubbi: sarebbe il punto 2, che riguarda il rafforzamento e il sostegno alla famiglia. La famiglia è la base su cui si costruisce il nostro futuro, ed è ora di mettere in atto politiche che le diano il supporto che merita. Mi impegno, con tutto il mio cuore, a lavorare per garantire che le famiglie, in particolare quelle numerose, ricevano il sostegno economico necessario per affrontare le sfide quotidiane. Immagino un sistema che integri gli assegni familiari nazionali con misure locali concrete, che vanno dal sostegno alle spese scolastiche e sanitarie, fino a politiche di assistenza sociale più forti. Il mio impegno è quello di fare in modo che ogni famiglia, soprattutto quelle che più faticano, possieda gli strumenti per crescere, prosperare e contribuire al bene comune. La famiglia non è solo una risorsa, è il cuore pulsante della nostra comunità, e io farò tutto il possibile per sostenerla».

Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?

Se venissi eletto, la prima cosa che farei nei prossimi cinque anni è quella di mettere in atto azioni concrete e immediate che rispondano alle esigenze reali delle famiglie. Il Manifesto 'Pro Vita e Famiglia' non è solo un elenco di principi, ma una chiamata a costruire una società che metta al centro la dignità della vita e il benessere delle famiglie in ogni sua forma. Mi impegno, innanzitutto, a creare politiche che garantiscano un sostegno economico tangibile per le famiglie, in particolare per quelle numerose e in difficoltà. Non si tratta solo di aumentare gli assegni familiari, ma di pensare a misure concrete come il supporto alle spese scolastiche, sanitarie e per l’assistenza, in modo che ogni famiglia possa affrontare le sfide quotidiane con dignità e speranza. Ogni genitore, ogni figlio ha diritto a crescere in un ambiente che non solo tuteli la loro sicurezza, ma che li aiuti a realizzare il loro potenziale. In parallelo, lavorerò per rafforzare le politiche di inclusione e di sostegno alle famiglie in difficoltà, con particolare attenzione a quelle che affrontano situazioni di vulnerabilità, e per promuovere l’accesso ai servizi essenziali come l'educazione, la sanità e l'assistenza sociale. La famiglia deve essere al centro della politica, e io farò in modo che tutte le scelte amministrative siano pensate per supportarla, garantendo una vita più serena e un futuro migliore per i nostri figli. Questi sono i principi che intendo perseguire con forza e passione, perché credo che da una famiglia forte nasca una società forte».

Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?

«Come Sindaco e come candidato alle elezioni regionali, credo che, oltre ai principi fondamentali del Manifesto 'Pro Vita e Famiglia', le sfide più urgenti a livello locale riguardino il supporto concreto alle famiglie, la promozione della natalità e la tutela dei più deboli. Sostegno concreto alle famiglia: la prima misura urgente è quella di garantire un sostegno economico reale e tangibile alle famiglie, in particolare a quelle numerose, quelle monoparentali e quelle in difficoltà economiche. A livello locale possiamo lavorare per aumentare i fondi per i servizi sociali, integrare gli assegni familiari con aiuti specifici per le famiglie che affrontano situazioni di fragilità e garantire un accesso equo a servizi essenziali come scuole, asili nido e strutture sanitarie. È fondamentale che ogni famiglia abbia il supporto di cui ha bisogno per crescere i propri figli in un ambiente sano e sicuro, senza dover scegliere tra il lavoro e la cura dei propri cari. Politiche per la natalità e il sostegno alla maternità: un altro punto cruciale è quello di promuovere politiche che incentivino la natalità. A livello regionale, possiamo sviluppare programmi di sostegno alle mamme, soprattutto quelle giovani e meno tutelate, offrendo incentivi economici, congedi parentali più lunghi e più flessibili, ma anche creando una rete di servizi che permetta alle madri di conciliare la vita familiare con quella professionale. Dobbiamo lottare per un sistema che renda la maternità un’opportunità e non un sacrificio, che restituisca fiducia alle famiglie nel futuro del nostro Paese. Creazione di una rete di supporto sociale e sanitario: un altro aspetto fondamentale è l’accesso universale e di qualità ai servizi sanitari e sociali. È urgente implementare politiche che offrano un supporto psicologico e assistenziale alle famiglie che affrontano difficoltà, soprattutto quelle con disabilità o con anziani da accudire. Dobbiamo mettere in atto politiche che rendano il sistema di welfare più inclusivo e che supportino le famiglie nei momenti di difficoltà, soprattutto quelle che affrontano malattie gravi o disabilità. La difesa dei diritti delle famiglie e dei minori: infine, credo che sia urgente rafforzare le politiche di protezione dei diritti dei bambini e delle famiglie in generale. È fondamentale garantire il diritto di ogni bambino a crescere in un ambiente che promuova il rispetto, l'inclusione e la sicurezza. A livello locale, dobbiamo dare vita a politiche che proteggano la famiglia come unità fondamentale della società, garantendo la sicurezza e il benessere dei bambini, contrastando la violenza domestica e qualsiasi forma di abuso. Queste sono le sfide urgenti su cui concentrerò la mia azione politica, con la passione e l’impegno di chi crede che ogni famiglia meriti di essere tutelata, supportata e valorizzata. È ora di dare risposte concrete a chi ogni giorno costruisce il futuro della nostra comunità: le famiglie».

 

 

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