Paola Fioroni, nata nel 1973, sposata da 24 anni, ha due figli e vive a Perugia, è candidata a consigliere regionale dell’Umbria per la Lega. Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, laureata in Scienze Politiche, Imprenditrice, ex Consigliere Nazionale della Croce Rossa Italiana, rappresentante italiana nel progetto della Commissione Europea “EU Protects”, fondatrice e presidente dell’associazione culturale “Umbria: We Care” che promuove la conoscenza delle politiche sociali regionali e la partecipazione dei cittadini.
Eletta nel 2019 come Consigliere Regionale e nominata Vicepresidente dell’ Assemblea Legislativa della Regione Umbria, membro della I Commissione Consigliare della III Commissione Consigliare permanente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio e della Commissione sulla criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose. Nominata nel 2020 altresì Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla condizione delle Persone con disabilità. Anche nel 2019 ha firmato il Manifesto Valoriale di Pro Vita & Famiglia ed è stata la promotrice e prima firmataria della Legge Regionale 16/2024 sulla Famiglia.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita G Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«La mia attività politica nella consiliatura che si sta concludendo è stata fortemente incentrata sui temi, i valori ed i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita C Famiglia, e si è tradotta in leggi regionali ed atti di indirizzo a mia prima firma. La Legge sulla Famiglia - Legge Regionale 16/2024 - di cui sono promotrice e prima firmataria racchiude i principi fondamentali del Manifesto Valoriale, valorizzando da un lato il nucleo familiare formato da persone unite da vincoli di coniugio, parentela e affinità, promuovendo e sostenendo la funzione genitoriale nei compiti di cura, educazione e tutela del benessere dei figli, riconoscendo quindi il ruolo della famiglia come rete primaria e come volano economico-sociale, e valorizzando dall’altro l'alto valore della maternità e paternità coscienti e responsabili, favorendo la tutela delle funzioni genitoriali e della libertà educativa, perché una società democratica ha il dovere di tutelarla e promuoverla in ogni modo. Come anche affermato da Papa Francesco siamo noi genitori che siamo chiamati a trasmettere ai propri figli la consapevolezza che la vita deve essere sempre difesa, sin dal grembo materno. È questo un principio fondante sia della mia vita privata che della mia attività politica che ho fortemente voluto inserire nella Legge sulla Famiglia; a tal proposito l’Art. 2 comma 4 prevede infatti che “ La Regione (…) sviluppa e potenzia le politiche sociali regionali (…) di tutela della vita umana, dal concepimento alla morte naturale”. Come nel 2019 ho pertanto sottoscritto con naturalezza il Manifesto Valoriale nella piena consapevolezza di voler dare continuità alle politiche sociali e familiari che l’amministrazione di questi ultimi 5 anni ha saputo avviare con successo, per poter proseguire nel solco di quanto ho fatto sinora».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«La Legge sulla Famiglia di cui sono promotrice e prima firmataria ha reso strutturali e continuativi 30 milioni a sostegno e per il rafforzamento della FamigliA che consentiranno contributi per i nuovi nati, per le neo-mamme per conciliare i tempi di vita e lavoro, per incentivare il welfare aziendale, per finanziare borse di studio, per l’acquisto di libri, per lo sport, per i centri estivi, per gli oratori e per il trasporto, allo scopo di rimuovere gli ostacoli di ordine sociale, culturale ed economico che impediscono le nuove nascite, l'adozione e la vita della famiglia, prevenendo situazioni di particolare disagio, povertà o esclusione sociale, perseguendo una inclusione attiva volta al superamento delle varie situazioni di disagio. Ǫuesta legge rappresenta una svolta epocale ed è stata il frutto di un grande lavoro portato avanti con le associazioni familiari della nostra regione».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Il secondo punto del manifesto che sottolinea l’importanza di sostenere e rafforzare la famiglia quale cellula fondante della nostra società è prioritario per promuovere la coesione sociale ed uno sviluppo economico e sostenibile per le nostre comunità. La mia assoluta convinzione che tale principio sia il cardine delle politiche familiari l’ho tradotta nell’art 2 della Legge sulla Famiglia in cui ho previsto che la Regione debba “…valorizzare le funzioni sociali e educative della famiglia, fondata su relazioni di reciprocità, di responsabilità, di reciproca accoglienza e mutuo rispetto tra uomo e donna e di solidarietà tra tutti i componenti riconoscere e sostenere le funzioni svolte dalla famiglia, in quanto unità di servizi primari, luogo di rilevazione e di sintesi dei bisogni e riferimento essenziale dei servizi pubblici e privati…”. E in tal senso l’istituzione del Dipartimento della Famiglia contenuto nell’art 12 della Legge dovrà essere il luogo in cui condividere la programmazione e le politiche trasversali a misura di famiglia con le associazioni e gli stakeholder del territorio».
Lei ha già svolto la carica per cui si sta oggi ricandidando. Ǫuali azioni concrete lei o il suo gruppo avete messo in campo negli ultimi cinque anni della legislatura uscente?
«Con la Legge Regionale sulla Famiglia 16/2024 di cui sono prima firmataria questa amministrazione uscente ha messo al centro delle proprie politiche i bisogni reali delle famiglie. Nella prossima consiliatura mi assicurerò che si dia attuazione alla legge sulla Famiglia nei termini condivisi con le reti ed associazioni familiari del territorio. Con l’atto n.435 è stato approvato in Consiglio Regionale il 13 aprile 2021 un atto di indirizzo di cui sono stata prima firmataria volto ad obbligare la Giunta regionale a porre in essere quanto necessario per contrastare e prevenire il fenomeno dell’abuso sui minori ed in particolare delle forme più attuali di pedofilia e pedopornografia legate all’utilizzo social. Con l’atto n. 1279 è stato approvato in Consiglio Regionale il 24 maggio 2022 un atto di indirizzo di cui sono stata prima firmataria volto ad obbligare la Giunta regionale a promuovere misure di Welfare aziendale con particolare riferimento all’inclusione femminile nel mondo lavorativo. Con l’atto n. 450 è stata anche approvato in Consiglio Regionale il 15 dicembre 2020 un atto di indirizzo di cui sono stata prima firmataria volto ad obbligare la Giunta regionale a sostenere azioni volte al supporto dei soggetti sovra indebitati ai sensi della L 3/2012, pensando in particolare alle famiglie».
Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?
«Per dare attuazione alle politiche ed ai principi espressi nel Manifesto Valoriale occorre salvaguardare la Legge sulla Famiglia 16/2024 di cui sono prima firmataria e darne piena attuazione. L’istituzione e la messa a regime del Dipartimento della Famiglia e del Fattore Famiglia rappresentano la sfida principale del 2025 e degli anni successivi. Nella Legge sulla Famiglia ho infatti previsto (i) l’istituzione presso la Direzione regionale Salute e Welfare del Dipartimento per la Famiglia che avrà funzioni propositive per le politiche trasversali in favore della famiglia, di coordinamento e di monitoraggio per la verifica e la valutazione degli effetti prodotti dagli interventi previsti nel Piano triennale della Legge, e (ii) l’introduzione sperimentale del Fattore Famiglia quale specifico strumento integrativo per la definizione delle condizioni economiche e sociali che consentono di accedere agli interventi per la famiglia, un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale che supera il concetto dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) attenendosi prioritariamente ai seguenti elementi: la presenza di un mutuo dell'abitazione principale, la presenza nel nucleo familiare di persone in condizioni di disabilità e di non autosufficienza, la presenza di un disagio psico-fisico nei componenti del nucleo familiare, la composizione del nucleo familiare, con particolare riferimento all'età dei figli e alla presenza di figli minori».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?
«Occorre combattere l’inverno demografico con tutti gli strumenti che la politica è in grado di mettere in campo a sostegno della natalità della genitorialità responsabile in sinergia con le politiche sull’occupazione, per far sì che l’Umbria non sia più il fanalino di coda nel tasso di crescita demografica della propria comunità nel nostro paese. La Legge sulla Famiglia e quanto previsto nella recente manovra economica dal governo centrale sono misure economiche importanti e opportune per supportare la famiglia e la natalità; tuttavia, ritengo che sia sempre più necessario sostenere le associazioni familiari nell’ottica di promuovere la sinergia con il terzo settore e facilitare la sussidiarietà orizzontale nel sostegno alle giovani famiglie».