Come candidato sindaco a Roma, il centrodestra ha scelto un uomo al di fuori dei partiti e delle nomenclature politiche tradizionali. 55 anni, avvocato, professore di diritto degli enti locali all’Università di Cassino, Enrico Michetti si propone come il candidato espressione della società civile e della gente comune. Il candidato a primo cittadino della Capitale ha condiviso e appoggiato il documento politico di Pro Vita & Famiglia che, insieme all’Associazione Family Day, impegna chi lo sottoscrive (sono decine i candidati in tutta Italia che lo stanno firmando) a portare avanti politiche pro life e pro family, per difendere la vita in tutte le sue forme e sostenere la famiglia come nucleo fondante e fondamentale della società.
Proprio la famiglia è al centro del programma di Michetti, attraverso misure che vanno dagli sgravi fiscali sui rifiuti, fino all’edilizia scolastica, i parco-giochi e la vivibilità in generale. Obiettivi confermati dallo stesso Michetti nell’intervista rilasciata oggi a Pro Vita & Famiglia.
Prof. Michetti, elezione dopo elezione, Roma ha avuto tre sindaci in tredici anni, rivelandosi il più politicamente instabile tra i grandi comuni. I problemi sono sempre gli stessi (sicurezza, bilancio, trasporti, rifiuti, ecc.) e, di anno in anno, si stanno drammaticamente accentuando. Da dove dovrebbe partire il cambiamento nella nostra città?
«Serve rimettere al centro di tutto il bene di Roma. Per troppi anni nella nostra città si è fatto esattamente il contrario. Si è chiusa Malagrotta senza avere alternative e siamo in continua emergenza rifiuti. Sono state realizzate piste ciclabili a pioggia senza pensare che si tagliavano parcheggi e si mandava il traffico in tilt. Viviamo in una città dove ogni cosa diventa un’emergenza: ecco, si deve tornare a gestire l’ordinario bene, non correre dietro a un problema quando è ormai irreversibile».
Nel suo programma è prevista una riduzione della TARI. Ha pensato anche a qualche misura specifica di sgravo fiscale per le famiglie (es. quoziente familiare)?
«Il fronte dei rifiuti è un tema cruciale per Roma. Oggi paghiamo la TARI più alta in Italia, commercianti e ristoratori sono letteralmente vessati. In compenso abbiamo il servizio peggiore: strade sporche, continue emergenze, cassonetti stracolmi. Roma ha bisogno di impianti, su questo aspetto non possiamo permetterci di essere vaghi. Ma con l’attuale amministrazione siamo rimasti al palo, come si vede facilmente dalla condizione in cui versa la città. Senza impianti non si governano né la raccolta né lo smaltimento. Guardi a cosa ci ha portato l’immobilismo di questi anni. L’obiettivo è innescare quel processo virtuoso che trasforma il rifiuto in prodotto. Una volta innescato questo processo penseremo agli sgravi che potranno essere importanti. Penso a bonus per le famiglie più virtuose nella raccolta differenziata, ad esempio».
Sul fronte delle politiche scolastiche (asili nido in particolare) e giovanili, come opererà la sua giunta?
«Anche qui si dovrà lavorare molto per risolvere le tante criticità che vivono le famiglie. Non è possibile avere liste d’attesa infinite. Il Comune dovrà esser garante in questo senso. Poi c’è il tema dell’edilizia scolastica perché tutti gli edifici in carico al Campidoglio dovranno essere perfetti: non voglio più vedere scuole con riscaldamenti rotti, controsoffitti che crollano e aule inagili. Faremo una mappatura completa per evitare ogni tipo di problema prevendo i rischi».
Anche la Capitale, in particolare a partire dal 2017-2018, sta conoscendo un sensibile calo della natalità. Nel suo piccolo, una Città Metropolitana, cosa può fare per invertire questo trend?
«Aiutare le famiglie, innanzitutto. Con servizi rapidi ed efficienti. Una città che funziona, dalla scuola ai parchi giochi, per trasformarla a misura di bambino. Così le famiglie potranno avere una vita più serena. Ogni giorno che vado in giro per Roma, i residenti di ogni quartiere mi chiedono di migliorare le aree verdi, di rendere efficiente la macchina amministrativa e dare più spazio ai bambini: non servono massimi sistemi, serve lavorare con solidarietà».
Un accenno, in conclusione, al candidato vicesindaco: per questo ruolo, Lei ha optato per il magistrato Simonetta Matone. Visto il curriculum della Matone, è il segno di una particolare attenzione e sensibilità che la sua giunta riserverà alle donne e ai minori?
«La nostra sarà una Giunta di primissimo livello. Simonetta Matone è una donna eccezionale e una professionista unica. Abbiamo scelto lei anche per la sua sensibilità in tema di donne e minori. La sua competenza sarà il volano per dare una marcia in più al Campidoglio guidato dal centrodestra».