Quello per introdurre l’eutanasia è un disegno politico su scala globale.
Quanto sta avvenendo in Italia è solo un tassello di una strategia più vasta e internazionale, volta a imporre la “cultura della morte”. Abbiamo già visto ad esempio come anche in Portogallo questo sta diventando un argomento caldo.
Apprendiamo ora che lo scorso 2 marzo l’Assemblea legislativa della Comunità di Madrid ha dato il via libera ad una legge “per i diritti e le garanzie delle persone nella fase finale della vita”. Che poi è il modo elegante, camuffato e politicamente corretto per parlare di eutanasia.
Il provvedimento, che ha subito diverse modifiche durante il suo iter di discussione, è stato approvato da tutte le forze politiche rappresentate in aula: segno tangibile di come su temi di vitale importanza (nel vero senso della parola) vi sia una sostanziale unità tra i partiti spagnoli.
Noi italiani faremmo bene a considerare attentamente quanto avvenuto in Spagna per meglio fronteggiare quello che potrà accadere a breve in casa nostra.
Molto sinteticamente, la legge votata a Madrid sottomette il medico alla volontà del paziente, con buona pace di ogni deontologia professionale e di ogni buon senso.
In tal senso, d’ora in poi sarà possibile sospendere l’alimentazione e l’idratazione artificiali (che non possono essere considerate cure!) con la scusa dell’autodeterminazione (vera o presunta che sia, occorre precisarlo) del paziente. Autodeterminazione che costituisce il nucleo centrale della norma, tanto che proprio per questo motivo i medici non avranno alcuna responsabilità se, rispettandone la volontà, si presteranno ad ammazzare il malato.
Ma non finisce qui. In base alle nuove disposizioni, il diritto all’obiezione di coscienza viene pesantemente violato. Infatti il personale medico e gli ospedali saranno obbligati, sotto pena di sanzioni, ad eliminare il paziente qualora lo desideri. Immaginiamo già gli abusi e le mostruosità che si commetteranno nel futuro più o meno prossimo: basterà un nulla per ammazzare, protetti dalla legge dello Stato. E quei medici che vorranno rispettare il Giuramento di Ippocrate verranno puniti.
Questo è lo scenario che si prospetta e ovviamente il legislatore non si preoccupa di capire quanto manipolata possa essere in realtà la cosiddetta autodeterminazione del paziente. Le influenze di vario tipo che si subiscono sono sempre tante e persino le opinioni personali cambiano continuamente per i più svariati motivi: proprio per questo serve la professionalità di un medico, completamente distrutta però dalla legge della Comunità di Madrid..
Vogliamo che accada lo stesso pure in Italia?
Redazione