Nei Paesi Bassi (pionieri dell’eutanasia) è legale, per medici e psichiatri, iniettare soluzioni letali a malati, disabili, anziani e malati di mente che chiedono di morire, mentre la legge vieterebbe, i teoia, di uccidere quei pazienti che non lo abbiano già chiesto più volte.
Ma un articolo di LifeSiteNews dimostra che ciò accade comunque ed anche con una certa frequenza. Vari studi sono concordi nel dichiarare che centinaia di pazienti (431 nel 2015) vengono uccisi ogni anno senza che ne abbiano espresso la volontà.
In poche parole si tratterebbe di una grave violazione della legge olandese (anche se l’eutanasia è un omicidio a prescindere).
Ma qualcosa sta cambiando... Pare infatti che nel 2020, gli olandesi istituiranno una legge di “presunzione di consenso” (ne abbiamo già parlato a proposito del Belgio).
Questa legge renderà automaticamente tutti i cittadini “donatori di organi“, a meno che questi non dichiarino esplicitamente di non voler essere tali. La popolazione sarà così nient’altro che un ingranaggio di una grande macchina in grado di controllare la vita e la morte di ciascuno, usando queste “donazioni” (non proprio spontanee) come pretesti per praticare l’eutanasia – ricordiamo che la donazione degli organi è eticamente accettabile solo dopo che si abbia la certezza morale della morte del paziente.
In Olanda, il nuovo sistema si applicherà a tutti i maggiorenni, stranieri compresi, che sono registrati come residenti nei Paesi Bassi. Verranno inviate loro delle lettere in cui potranno selezionare le opzioni desiderate riguardanti l’essere donatori o meno e cosa donare. Il silenzio sarà considerato consenso.
Perciò chiunque versi in condizioni di non potersi esprimere lucidamente potrebbe essere ucciso (ai fini di prelevarne gli organi), anche contro la sua volontà e, ovviamente, senza curarsi di accertarne prima la morte cerebrale.
Ed ora che tanti verranno uccisi, pur non volendo, spiegateci una cosa, sostenitori dell’eutanasia: che fine ha fatto la vostra amata “autodeterminazione“?
Luca Scalise
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto