Oggi avremo la sentenza sul caso – ossia, sull’eutanasia di... – dj Fabo.
Tre i possibili verdetti: una sentenza di assoluzione, come ha chiesto la stessa Procura, oppure una condanna o la trasmissione degli atti alla Consulta per valutare la legittimità costituzionale del reato contestato.
Marco Cappato, l’esponente radicale che accompagnò in Svizzera Fabiano Antonini – dj Fabo, 40 anni, cieco e tetraplegico dopo un incidente -, aiutandolo a togliersi la vita il 27 febbraio 2017, al Fatto Quotidiano racconta di aver aiutato altre persone ad andare a morire in Svizzera, pagando loro il viaggio. E dichiara: «È come per l’aborto: disciplinare l’eutanasia aiuterebbe chi ha diritto a porre fine alla propria vita».
Per giovedì 15 febbraio, l’Associazione Luca Coscioni ha annunciato una conferenza stampa alla Camera sul tema “I prossimi passi verso l’eutanasia legale”.
Continua dunque la campagna assurda per il cosiddetto “suicidio assistito”. L’aver dato a qualcuno (Stato, giudici, medici) il diritto di uccidere è rapidamente degenerato: nei Paesi del Nord Europa molte persone stanno diventando vittime della “eutanasia involontaria”, come ha più volte ricordato ProVita.
Redazione
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto