Il Family day è aperto a chiunque condivida che i bambini hanno bisogno di un papà e di una mamma e che la famiglia è solo quella formata dall’unione di un uomo con una donna.
Non si tratta di posizioni confessionali, ma di semplice buon senso e ragionevolezza. Proprio per questo, sabato, al Circo Massimo, verranno anche alcuni fedeli islamici. A tal proposito, abbiamo raggiunto per un’intervista Ben Mohamed Mohamed, presidente dell’Associazione Culturale Islamica in Italia e imam della Moschea Alhuda di Centocelle, a Roma.
Lei ha dichiarato che parteciperà al Family Day del 30 Gennaio. Perché?
Il Family day è la difesa della famiglia. Oggi il mondo è impazzito e con certe leggi si vuol condurre alla rovina il genere umano. Per noi, musulmani, tutti giorni sono... family day.
Ci può riassumere la posizione dell’Islam sulla famiglia?
«Uomini, temete il vostro Signore che vi ha creati da un solo essere, e da esso ha creato la sposa sua, e da loro ha tratto molti uomini e donne» (Corano, Sura Annisà [Le donne], versetto 1).
Il genere umano fu creato a partire da Adamo ed Eva, che rappresentano in realtà l’unica forma possibile di famiglia, come il Creatore – Gloria a Lui l’Altissimo! – ha voluto. Negare questa verità evidente significa negare la propria esistenza. Perciò Allah, il Creatore dell’universo e della vita, ha stabilito che la famiglia sia composta da entrambi i genitori, e ha ordinato di prestare un assoluto rispetto alla madre e al padre, un precetto che viene subito dopo l’adorazione di Dio stesso:
«Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro “uff!” e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto, e inclina con bontà, verso di loro, l’ala della tenerezza; e dì: “O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo”» (Sura Al Isrà [Il Viaggio notturno], versetti 23-24).
Dio ha legato in modo speciale l’uomo e la donna, ovvero le due parti della famiglia, in modo che entrambi siano la base della continuità del genere umano, vivendo nell’amore (naturale) e creando un ambiente (naturale) benedetto per la crescita delle future generazioni:
«Fa parte dei Suoi segni l’aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono» (Sura Ar-Rum, v. 21).
Negare tutto ciò e andare a legittimare altre “forme di famiglia” è solo una un’assoluta follia, che porta alla rovina la miglior creatura che Dio ha mai creato, l’essere umano, e alla violazione dei diritti fondamentali dei bambini.
Cosa dice l’Islam sull’educazione dei bambini? Chi ha la maggior responsabilità di educarli? Lo Stato o la famiglia?
I diritti e i doveri sono intrinsecamente uniti. I genitori, che sono alla base dell’esistenza stessa del bambino, hanno in tutti Codici del mondo la priorità esclusiva del diritto di educare i loro figli. Infatti, normalmente nessuno è disposto a sacrificarsi per loro come i genitori e quindi nessuno può essere più adatto alla loro educazione, vivendo col sogno di vedere i propri figli nelle migliore condizioni. Se mancano i genitori, però, è la società e dunque lo Stato, che devono sostituirsi ad essi.
Cosa pensa delle adozioni da parte di persone dello stesso sesso?
Stiamo proprio scherzando! Tutti gli studi scientifici e le ricerche affermano che il bambino ha il bisogno fondamentale di vivere con i propri genitori naturali. Con questi bizzarri progetti di adozione stiamo dando vita a “fabbriche umane” (basti pensare all’utero in affitto: donne che producono bambini come macchine. È la forma moderna di schiavitù...). Il tutto non per soddisfare il bisogno del bambino, ma il lusso di chi non vuole assumersi la responsabilità di fare dei figli. Penso che stiamo vivendo una fase storica in cui si cerca di legalizzare la distruzione del genere umano.
Redazione