Il successo del family day fa versare fiumi di bile qua e là.
E i travasi di bile, si sa, fanno male.
I comici, poi, quando sono biliosi perdono la verve satirica e scadono nel penoso. Per esempio la Littizzetto. Povera Littizzetto.
Se un adulto se la prendesse con un bambino piccolo sarebbe ben poco comico. Forse ridicolo, ai limiti del patetico, o peggio.
La Littizzetto se la prende con un bambino piccolissimo, il figlio della Giorgia Meloni, che ha saputo d’essere incinta e l’ha comunicato ai giornalisti proprio il giorno del Family Day.
E, tra l’altro, l’originalità della battute che ha fatto lascia molto a desiderare, povera Littizzetto...
Lei come tanti altri continuano ad attaccare (sono quasi noiosi) coloro che hanno aderito al Family Day perché sono divorziati (come Adinolfi) o perché convivono (come la Meloni, appunto). Fanno finta di non sapere che il popolo del Family Day è un popolo trasversale, di destra di sinistra, di credenti e non credenti, di buoni e anche di cattivi. In mezzo a tanta gente era davvero rappresentata la più variegata umanità.
Del resto noi sappiamo che solo ai gay pride sfilano persone integre, anzi integerrime, di retta coscienza, specchiata moralità.
Ai Family Day, invece, c’è un po’ di tutto, si sa. Ciò che accomuna il popolo della famiglia è il credere fermamente che la società e il Paese possano progredire solo se lo Stato tutela la famiglia fondata sull’unione civile (l’unica unione davvero civile) che è quella tra un uomo e una donna.
Evidentemente, poi, certi comici e certi pensatori non ricordano che al Family Day hanno aderito anche parecchi omosessuali. Bisognerà farglielo presente. Chissà – si scateneranno persino con le battutine omofobe...
Dai, Littizzetto: ci vuol poco coraggio a prendersela con i bambini piccoli. Vediamo se hai la stoffa per prendere un po’ in giro anche i gay!
Redazione