«La Regione Emilia-Romagna vuole legiferare sull'Eutanasia? Non è sua competenza. La competenza è del legislatore nazionale. Nonostante questo, prima ancora del voto in aula, la regione ha mandato alle Asl le linee guida da seguire per darvi esecuzione. La regione ha competenza in materia di sanità e salute, non in materia di diritto alla vita. Personalmente ritengo il diritto alla vita inviolabile. Piuttosto, il legislatore emiliano-romagnolo dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla cura della persona a 360 gradi, adottando un approccio bioetico personalista in luogo di uno funzionalista, che tende a ridurre la persona a un mero insieme di funzioni e/o di capacità. Ogni persona è molto di più e merita una cura a 360 gradi, si lavori in questa direzione invece che sposare la 'cultura dello scarto' oggi tanto diffusa. Inguaribile da un punto di vista biologico non vuol dire incurabile, anche una persona non guaribile ha diritto a essere realmente e pienamente accolta, curata e circondata di affetto, questa è la direzione per una umanità piena che mette al centro la persona. Quando successo è molto grave, anche nella decisione di non passare dall’aula». Così Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega al consiglio comunale di Bologna e presidente della Commissione Bilancio.
14/02/2024
Fine Vita Emilia-Romagna. Di Benedetto (Lega): «Sinistra pensi piuttosto a cura della persona»
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