28/11/2020

FLASH - Bandire le terapie riparative è anti-scientifico

Una ricerca condotta nel 2009 nel Regno Unito ha rilevato che il 17% dei professionisti della salute mentale ha aiutato qualcuno  (del tutto libero e volontario) a combattere l'attrazione per lo stesso sesso,  il 72% di loro ritengono che tali terapie sono valide e utili, solo il 13% è contrario.
Del resto non ci sono prove scientifiche che l'approccio di moda (che purtroppo in molti Stati è obbligatorio per legge) , cioè l'approccio "affermativo" delle attrazioni NON gradite dal paziente sia efficace e anzi è dannoso. Le ricerche su cui si basano i sostenitori del divieto di terapie riparative sono fatte cone metodi di campionamento profondamente imperfetti e inadeguati. Ad esempio, hanno chiesto solo alle persone LGBT l'efficacia della terapia. È un po' come esplorare l'efficacia delle consulenze matrimoniale chiedendo solo ai divorziati. 
L'idea che le persone nascano gay è stata la pietra angolare dell'ideologia omosessualista (e gender):  "i gay, sono nati gay, non hanno mai fatto "scelto" e non sono moralmente biasimevoli. Quello che fanno  è naturale per loro": la propaganda martella già i  bambini nelle scuole in tal senso. 
Le prove confermano che è falso. E la prima prova di ciò sono le innumerevoli persone che hanno cambiato vita: per questo vengono odiati, perseguitati ed emarginati (chiedere per credere a Luca Di Tolve, autore del libro Ero Gay, o a Nausicaa Della Valle, per esempio).Ma anche la scienza e la genetica hanno ampiamente dimostrato che non si nasce gay: dipende essenzialmente da fattori ambientali( ad esempio, il 46% dei soggetti omosessuali ha segnalato abusi da piccoli, rispetto al 7% degli eterosessuali).
 
Per approfondire e per la bibliografia vedere qui
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