Accade in Thailandia: «La 70enne soffre di un grave disturbo dovuto all’ingrossamento della tiroide, aveva smesso di respirare ed era stata dichiarata morta dal personale medico», ma poco prima di essere cremata, come prevede il rito buddhista, a tre giorni dalla morte, ha ricominciato a dare segni di vita ed è stata rianimata. Nel Nord Europa è sempre più facile effettuare l'espianto degli organi, quando un paziente è dichiarato "cerebralmente morto", lo si pratica perfino con "presunzione di consenso". Ma non è la prima volta che qualcuno si risveglia. Meglio, quindi, trattare con più cautela l'argomento "morte cerebrale", evitando che si finisca per includere casi in cui un paziente proprio non è morto. Se alla 70enne thailandese fossero stati espiantati gli organi, non si sarebbe mai più svegliata.
Fonte: Oggi Treviso