Lo scorso 30 novembre, il 36enne Andrea Grilli di Lecco viene ritrovato, dopo un'incidente di montagna, «in ipotermia, è privo di coscienza, ha numerose contusioni e fratture, i polmoni collassati». Dopo progressivi miglioramenti, finalmente la sera del 23 dicembre si sveglia e, riconosciuta la moglie affianco a lui, le dice: «Ciao amore». Ci sono condizioni devastanti in cui ci si può trovare in seguito ad un'incidente, ma non è detto che sia la fine. In alcune di esse, se si è redatto un testamento biologico che ne fa richiesta, si può essere lasciati morire. E, se poco prima una persona avesse cambiato idea sulla propria decisione, senza aver avuto tempo di modificare le dat, o se in quel momento non fosse in grado di esprimersi contrariamente a quanto redatto, potrebbe vedersi negata ogni possibilità di continuare a vivere. E questa sarebbe libertà, autodeterminazione? Oggi ci rallegriamo per la vita di Andrea, ma ricordiamoci che le norme sul testamento biologico e sul fine vita potrebbero far sì che ciò che è successo a lui non possa succedere ad altri.
Fonte: Sky TG24