Non c'è niente da festeggiare quando muore qualcuno, né c'è da vedere del "progresso" nel fatto che tanti vengano indotti al suicidio o della "libertà" in una vera e propria strage di persone che soffrono. Eppure, quando l'eutanasia prende ben piede in un Paese, i suoi promotori esultano. «In Australia, lo Stato di Vittoria celebra il suo primo anno di legalizzazione dell'eutanasia. I risultati sono impressionanti, ma i promotori li celebrano. Più combattuta la normativa che si intende far passare nello Stato della Tasmania. Giochi aperti anche nella vicina Nuova Zelanda, dove calano i sostenitori. Intanto, in Canada, un'anziana sta combattendo una battaglia legale per salvare il marito».
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana