Un articolo di Clinical Ethics promuove il MAID (l'Assistenza medica nel morire, quindi, eutanasia, suicidio assistito, rimozione dei sostegni vitali, ecc...) con due argomentazioni fondamentali: elimina la sofferenza e favorisce la pratica della donazione degli organi. Così esposte, tali argomentazioni sono del tutto fuorvianti: anzitutto queste pratiche non eliminano la sofferenza, ma il sofferente, poi mostra tali pratiche come una forma di altruismo, perché consente l'espianto degli organi per curare altre persone. Ma i sofferenti non sono pezzi di ricambio per delle vite di serie A, sono persone: meritano di essere curate e aiutate a vivere, no spinte al suicidio, presentando quest'ultimo come una sorta di generosità.
Fonte: Life News