08/09/2020

FLASH - Eutanasia su Facebook, la morte in diretta

I promotori dell'eutanasia non possono che trarre vantaggi per le loro campagne da vicende di uomini che manifestano il loro "desiderio" di morire e lo rivendicano come diritto. E ciò ovviamente non giova ai tanti vulnerabili che avrebbero bisogno di essere aiutati a vivere, piuttosto che a morire. "Il caso di Alain Cocq, l'uomo francese immobilizzato a letto che non potendo ottenere l'eutanasia legalmente ha dichiarato di volersi lasciare morire in diretta Facebook, rispetta un canovaccio ben collaudato nelle battaglie ideologiche. Cocq è un militante pro-death ed è da ben 30 anni che lotta per ottenere l'eutanasia e ora rendere più permissiva la legge francese.  La sua vicenda non è dunque solo un caso di eutanasia, ma anche e soprattutto l’esecuzione di un protocollo di carattere culturale-operativo ben studiato e ben preparato al fine di raggiungere alcuni precisi obiettivi".

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana

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