Se conta solo quello che uno "si sente" (maschio, femmina o altro), perché non deve contare se mi sento vecchio o giovane, al di là della mia età anagrafica?
E infatti, la Corte Suprema messicana ha affermato il diritto di cambiare il certificato di nascita per riflettere l'"identità" dell'età che uno si sente.
Rientra nel "diritto fondamentale all'identità personale", poiché l'identità è composta da qualcosa di più della semplice "verità biologica".
L'unico limite è che le modifiche non siano poste in essere “per creare, modificare o estinguere diritti o obbligazioni in danno di terzi”. Nel 2018, un tribunale olandese aveva respinto la richiesta analoga avanzata da Emile Ratelband.
Chissà se la giurisprudenza messicana farà scuola....
Fonte: lifesitenews
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