Poche settimane fa due sorelle americane di mezza età sono morte in una clinica per il suicidio assistito a Basilea, in Svizzera. Si trattava di Lila Ammouri, una dottoressa specializzata in cure palliative di 54 anni, e Susan Frazier, un'infermiera di 49 anni. Entrambe vivevano a Phoenix, in Arizona.
I loro amici e il loro unico fratello sono rimasti scioccati dalla notizia, perché le sorelle sembravano essere "felici e in salute". Inizialmente si temeva che fossero state rapite, ma poi è emerso che appunto si erano fatte uccidere insieme in una clinica per il suicidio assistito. Un portavoce della Procura di Basilea ha confermato che le sorelle si erano suicidate "in maniera legale".
Gli ultimi momenti delle sorelle sono stati trascorsi nella sede di Pegasos, una nuova associazione per il suicidio assistito legata all'attivista australiano per l'eutanasia Philip Nitschke, di “Exit International”. In accordo con la sua filosofia del suicidio razionale, Pegasos permette anche le persone sane di richiedere il suicidio assistito e non solo ai malati terminali.
Fonte: BioEdge